L’ammissione all’Académie française, la nomina per il Nobel, La Francia, il Connecticut, l’isola di Mount Desert: queste sono le coordinate della vita straordinaria di Marguerite de Crayencour, in arte Yourcenar, scrittrice del celebre Memorie di Adriano.
Marguerite inizia a scrivere da piccola, in un castello nel nord della Francia di proprietà della famiglia del padre, e la sua produzione è incredibilmente varia: spazia da raccolte di poesie a romanzi storici a volumi di stampo autobiografico.
Come la sua produzione, anche nella vita abita posti diversi: viaggia molto da bambina insieme a suo padre, durante la guerra si rifugia in Inghilterra dove studia privatamente, per poi trasferirsi in Francia durante la giovinezza e poi in America, insieme a quella che sarà la sua compagna per tutta la vita, Grace Frick.
Il suo primo romanzo, Alexis, è un romanzo epistolare in cui il protagonista confessa la sua omosessualità alla moglie. «Per tutta la vita avevo confuso desiderio e paura», dice Alexis in una delle sue lettere.
Memorie di Adriano, acclamato dalla critica come il suo capolavoro, è raccontato sui testi di scuola come una ricostruzione storica impeccabile della figura dell’imperatore: Adriano, ormai vecchio e in procinto di morire, si rivolge al suo successore, Marco Aurelio, in delle lettere/confessionali in cui racconta la sua vita. Ci sono le battaglie, la politica, i viaggi, la sua formazione.
Ma, più di tutto, c’è la voce di un uomo prossimo alla morte, che si interroga su cosa ha significato vivere, per lui, e su cosa significherà morire, che racconta con trasporto del suo periodo passato in Asia Minore, in compagnia di Antinoo, un adolescente greco di cui era stato innamorato.
Più Adriano si spinge verso la morte, più sembra che l’unica cosa che voglia ricordare siano i suoi desideri, il suo amore per quel giovane, che durante tutta la vita aveva taciuto.
E che cos’è la stessa voluttà se non un momento di attenzione appassionata del corpo?
Quando alcuni critici hanno avanzato l’ipotesi che Yourcenar avesse messo molto di sé stessa nel personaggio di Adriano, lei non è stata d’accordo. Scrive nei suoi Taccuini di appunti, che seguono il romanzo nell’edizione Einaudi:
Come sono grossolani quelli che dicono “Adriano sei tu”. Ogni essere che ha vissuto l’esperienza umana sono io
Dopo il suo primo romanzo, pubblica ancora due raccolte di poesie, un romanzo sulla Roma fascista, e la raccolta Fuochi, descritta da Yourcenar come una raccolta di poesia in prosa «nata da una crisi passionale».
Dopo una raccolta di racconti che hanno come nucleo tematico il Medio Oriente scrive Colpo di Grazia, romanzo ambientato nella Russia rivoluzionaria con al centro un triangolo amoroso. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia da Einaudi nel 1983, Come l’acqua che scorre, contiene il racconto Anna, Soror…, che parla dell’amore tra un fratello e una sorella nella Napoli del Seicento.
Nello stesso modo in cui riusciamo a scorgere un filo rosso nella vita di Adriano mano a mano che va incontro alla morte — i suoi desideri, quello che l’ha reso felice —, sembra accadere lo stesso per la produzione letteraria di Yourcenar, che per tutta la vita ha, forse involontariamente, parlato di desideri, in tutte le forme possibili: desideri respinti, vergognosi, appagati, illeciti.
Il protagonista di Alexis, i personaggi mitologici nelle sue raccolte di poesie, l’imperatore Adriano, i rivoluzionari russi, e persino dei nobili napoletani del Seicento. Sono tutti esseri che, nel bene o nel male, vanno incontro ai loro desideri.
Qualunque cosa si faccia, si ricostruisce il monumento a proprio modo; ma è già molto adoperare pietre autentiche
Sicuramente lei ha saputo ricostruire i monumenti delle sue storie con pietre autentiche.
Oggi, a centovent’anni dalla sua nascita, la ricordiamo come molte cose: una brillante classicista, un’instancabile ricercatrice e, forse soprattutto, come una donna con dei desideri.
Di
| Einaudi, 2014Di
| Feltrinelli, 2013Di
| Feltrinelli, 2016Di
| Feltrinelli, 2013Di
| Nottetempo, 2003Di
| Einaudi, 2014Di
| Bompiani, 2001Di
| Einaudi, 2008Di
| Bompiani, 2017Di
| BompianiGli altri approfondimenti
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