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Wonka di Roald Dahl

I romanzi di Roald Dahl hanno appassionato, intrattenuto e divertito intere generazioni di lettori, tanto da farne ormai dei classici della letteratura per l’infanzia.

Lo stile ricco e il ritmo incalzante della sua prosa si sposano perfettamente con l’ironia mordace e il sarcasmo che caratterizzano le sue storie, che ci hanno regalato personaggi indimenticabili, anche quando sono cattivi e terribili come gli Sporcelli o le Streghe dell’omonimo romanzo.

Dahl, quando scrive e inventa, non fa sconti a nessuno e i suoi personaggi negativi, per quanto descritti sempre con un tono mordace e che fa sorridere, sono davvero fetenti. Spesso i peggiori sono adulti… i grandi non fanno un gran bella figura nel mondo raccontato da Dahl, mentre più spesso le figure positive sono i bambini e i ragazzi, o gli adulti che dell’infanzia sono capaci di conservare il cuore puro e lo sguardo pieno di meraviglia.

Io, leggendo i suoi libri, ho sempre percepito questa sensazione e credo che sia questo uno dei motivi del suo successo.

La fabbrica di cioccolato è senz’altro uno dei romanzi più conosciuti, e non solo perché sotto sotto siamo tutti golosi! La storia di Charlie e del suo incontro con Willy Wonka è una delle più belle e divertenti che abbia letto: la ricerca del biglietto d’oro all’interno delle tavolette per poter visitare la famosa e misteriosissima fabbrica di cioccolato e dolciumi non può non appassionare.

I nonnini di Charlie sono adorabili, così come i suoi genitori; meno simpatici gli altri vincitori del concorso, ma che Dahl e il suo Wonka li trovassero poco gradevoli lo si capisce già dai nomi che hanno: ricordatevi che una si chiama Veruca, che a me ricorda qualcosa di decisamente sgradevole!

Nella storia del cinema, ben tre film sono stati dedicati alla storia di Willy Wonka; ognuno, col suo stile e le caratteristiche del suo tempo, ci regala un piccolo capolavoro.

Per me Willy Wonka avrà sempre il viso di Gene Wilder, con quello sguardo un po’ sognante e dispettoso, ma non meno riuscito è il Wonka interpretato da Johnny Deep, in un film che già prova ad immaginare come fosse Willy da bambino.

L’ultimo film, uscito quest’anno con protagonista Timothée Chalamet, è una sorta di prequel, dedicato alla storia di Willy prima che diventasse il famoso cioccolatiere e il romanzo di Salani, Wonka di Sibéal Pounder ci racconta la storia proprio la storia che vediamo nel film.

Incontriamo il piccolo Willy che aspetta con trepidazione il suo regalo di compleanno, una tavoletta di cioccolato, il più buono del mondo, che ogni anno la sua mamma prepara per lui seguendo una ricetta segreta. Niente potrebbe renderlo più felice. Risparmiando un po’ per tutto l’anno, la mamma acquista i preziosi semi di cacao e con quei questi crea un piccolo capolavoro e prima o poi, Willy lo sa, anche a lui verrà svelato il segreto di tanta bontà. Willy ha un sogno, aprire il suo negozio di cioccolato, perché:

Certi bambini sono nati per fare il cioccolato. Di sicuro Willy Wonka era tra questi.

Il bimbo che incontriamo ha in sé già tutto del futuro padrone della più grande e meravigliosa fabbrica di cioccolato della storia: una fantasia spiccata e libera, capace di volare dove altri non arrivano e di vedere la meraviglia dove altri non riescono.

Willy ha un sogno, e per realizzarlo intraprende un cammino incredibile di viaggi e avventure, si reca in paesi e luoghi esotici per imparare segreti sugli ingredienti più incredibili e creare cioccolatini che sono ben più che semplici dolci.

Quando finalmente Willy arriva nella città dove ha sede la famosa gallerie Gourmet, che ha tanto sognato, resta quasi deluso dal fatto che i cioccolatini abbiano tutti la stessa forma e lo stesso colore: ma come? I suoi cioccolatini sono eccezionali: con i Volacioc si può letteralmente toccare il cielo, e con Ciocco-party vi lascio solo immaginare che feste meravigliose!

L’invidia, si dice, è una brutta bestia, e i tre famosi cioccolatieri della città non vedono di buon occhio il nuovo arrivato. Faranno di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote e sul cammino che lo porterà a realizzare il suo progetto Willy incontrerà una riga di farabutti davvero terribili, ma anche amici veri e sinceri che lo aiuteranno, conquistati dalla sua bontà e del suo cioccolato!

Certo, quest’ultimo romanzo non l’ha scritto Dahl, ma sono sicura che si sarebbe divertito moltissimo a leggerlo: si tratta di una storia nuova che è un evidente omaggio al grande scrittore e al suo personaggio, al suo modo di vedere il mondo e di raccontarlo!

Come ci dice la mamma di Willy:

Tutte le cose belle all’inizio sono sogni. Quindi tieniti stretti i tuoi.

Correte a prendere una tavoletta del vostro cioccolato preferito e tuffatevi tra le pagine. Buona lettura.

I libri di Roald Dahl

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