Se ve lo stavate chiedendo, Antonio Manzini ha «visto tempi migliori».
E un po’ lo capiamo… è arrivato alla nostra intervista con ben 40 minuti di ritardo, causa treno Roma – Milano. È bastato però che si sedesse di fronte a noi, per sprigionare quel tormentato fascino che lo contraddistingue.
La mala erba è il suo ultimo libro. Un libro che parla di un microcosmo, di una ragazza che deve sopravvivere in un mondo piccolo quanto la mente dei personaggi che la circondano.
La solitudine fa da padrone in un romanzo che, per contro, è a tratti corale.
E il futuro, ci si chiede, dov’è?
Mi interessano sempre gli ultimi della fila. Quelli che a scuola stavano in fondo, io ero in fondo. Quelli un po’ invisibili, che non vengono trattati dai media o dagli interessi politici e culturali. Quelli un po’ dimenticati
Samantha ci prova davvero a non venire dimenticata tra le strade di Colle San Martino. La famiglia povera, la gente che pensa solo a sé stessa, ognuno con segreti e ideologie ereditate di generazione in generazione, senza mai cambiare, senza mai evolversi.
È proprio tra queste generazioni, anche in un mondo più vasto di Colle San Martino, che secondo Manzini il patto si è rotto.
La mia generazione non è stata in grado di proporre dei valori alternativi. L'unico valore che ha proposto è stato di fare soldi nel più breve tempo possibile ed essere i più belli possibili. […] Siamo diventati genitori che ai figli non sono stati in grado di dare dei messaggi se non quello di: “Tu sei un Dio e il tuo mondo è ai tuoi piedi”
La protagonista si prende l’ingrato compito di dare voce a questi temi, pur essendo «l’ultima della società». Una donna giovane e povera che in una settimana si ritrova a vivere dolori di una vita intera, nella quale Manzini è riuscito ad esprimere, in tutta la sua potenza, il concetto che conferisce il titolo al suo libro. Perché Samantha deve sopravvivere, e chi sopravvive meglio di una mala erba?
Per gli affezionati di Rocco Schiavone, questo cambio di eroe così repentino potrebbe spiazzare, ma tra le pagine di quest’ultimo libro possiamo ritrovare quella tenacia che, seppur controvoglia, i personaggi di questo autore sono in grado di afferrare a due mani.
Nonostante perdite, nonostante dolori, nonostante la società che li circonda.
Come ne escono fuori, però? L’erba si piegherà sotto il peso dell’inevitabile?
Antonio Manzini vi attende a Colle San Martino per invitarvi a scoprirlo.
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