Un ricordo di Inge 

Di tutti i colori, noi dipendenti delle librerie Feltrinelli, l'abbiamo sempre saputo: non le piaceva il nero, i colori scuri o le tinte grigie tendenti al marrone ma l'arancione, un colore vivace, audace e gioioso. Lo sapevamo bene tutti e all'allestimento della libreria di Varese noi libraie abbiamo chiesto di uscire un po' prima la sera quando abbiamo saputo della sua imminente visita: in segno di rispetto e devozione volevamo comprarci un foulard, una spilla, una maglietta, qualsiasi cosa purché fosse arancione.

L'ho incontrata poche volte nella mia vita, autorevole, mai autoritaria, sorridente sempre, immersa nella sua voglia di vivere e di far vivere i libri che faceva pubblicare.

Stavo sistemando le novità quella mattina quando me l'hanno detto. Un groviglio di pensieri, ricordi ed emozioni dallo stomaco è arrivato alla gola, appena in tempo per correre a chiudermi in bagno e piangere. Un pianto di tristezza e rammarico. Avrei voluto conoscerla meglio. Avrei voluto parlarle di più quel giorno circa sei anni fa quando venne in libreria a Padova per presentare il dvd sulla sua vita. Non ero di turno e ne approfittai per venire con mia figlia che aveva due anni. La vidi alla fine, vicino a lei c'era anche Otello Baseggio che ci presentò. Si complimentò per la mia piccola dolce biondina. Gli occhiali rosa di mia figlia non li vide come molti come un difetto, sorrise e mi disse: - Che carina, con questi occhiali sembra proprio una piccola intellettuale -. Lo disse con dolcezza e affetto sinceri. Mi sarebbe piaciuto incontrarla ancora, dirle che quella bimbetta bionda con gli occhiali si è fatta una ragazzina vispa, curiosa e sempre sorridente. Gli occhiali ora sono viola ma il suo sogno da grande è quello di poter diventare una libraia o una scrittrice... O forse tutte e due.

Lo so, i tempi per l'editoria non sono facili ma io auguro di cuore a mia figlia e al mondo intero un futuro felice raggiungibile solo continuando a credere nella diffusione della cultura e della bellezza.

“I libri sono tutto, i libri sono la vita”.

Grazie, Inge