Vogliamo ricordare Chiara Frugoni condividendo coi lettori di Maremosso un’intervista realizzata da IBS con la Professoressa nel 2020, in occasione dell’uscita del suo libro Paure medievali.
Immaginate di conoscere un’epoca in apparenza buia e immaginate di farlo attraverso le parole di chi quel periodo l’ha amato e studiato fino all’ultimo. È questo il caso di Chiara Frugoni, storica del Medioevo e divulgatrice scomparsa sabato all'età di 82 anni.
Figlia di un noto medievalista, Arsenio Frugoni e ostile inizialmente alla carriera universitaria perché non voleva in alcun modo avere un’agevolazione da parte del genitore, lavora come bibliotecaria nella Biblioteca Universitaria di Pisa fino all’età di 30 anni. A causa di un tragico incidente Chiara Frugoni perde padre e fratello. È questo il punto di svolta per intraprendere la carriera universitaria: ora Chiara è uguale agli altri e può entrare all'Università. Iscrittasi con poche speranze a un concorso dato per perso dalla commissione, lo vince.
Storica del Medioevo e divulgatrice, Chiara Frugoni è stata autrice di decine di testi accademici e divulgativi, ha collaborato con diverse testate giornalistiche (Repubblica, Il Manifesto) e insegnato in diverse università, tra cui quella di Pisa e di Roma Tor Vergata.
La sua non è stata una vita semplice. A partire dalla tragedia che le ha portato via il padre e il fratello fino alla dedizione allo studio che la faceva studiare dalle cinque del mattino fino a orario di scuola dei bambini, in modo da trovare un equilibrio tra tempo sui libri e tempo con i tre figli. Sposata in prime nozze con Salvatore Settis, ebbe tre figli, Silvano, scomparso nel 2019, Andrea e Marta. Sposa successivamente Donato Cioli, scienziato e ricercatore del Cnr.
Chiara Frugoni è stata una donna tenace e forte, un po’ come quelle che ha conosciuto studiando il Medioevo e che ha saputo sapientemente raccontare nei suoi testi, l’ultimo Donne medievali. Sole, indomite, avventurose.
Nella società medievale, guerriera e violenta, la presenza femminile rimane in ombra: le donne, per lo più analfabete e sottomesse, offese e abusate, a volte addirittura considerate specie a parte rispetto agli uomini, come gli animali, non hanno voce. A meno di non essere obbligate al monastero, dove possono vivere in modo più dignitoso, imparando a leggere e scrivere. Da dove viene tanta misoginia?
La sua, però, non è stata nemmeno una vita di sola casa e libri. Chiara si è, infatti, ritrovata più volte in piazza per protestare contro l’impoverimento e l’indifferenza del panorama culturale italiano. In particolare, la sua voce si fece sentire quando fu chiusa la Biblioteca Universitaria di Pisa, dove lei aveva lavorato.
Allieva della Scuola Normale di Pisa, docente di Storia Medievale e della Chiesa, Chiara Frugoni ha saputo raccontare il Medioevo come pochi altri, portandoci ad amare quel periodo storico. Il suo studio si è concentrato sulla figura di San Francesco d’Assisi, sulle donne medievali, sulla vita quotidiana, gli usi e i costumi delle persone che hanno vissuto quel momento storico.
Come Alessandro Barbero, con il quale ha scritto Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini, Chiara Frugoni ha saputo coinvolgere nella sua ricerca un pubblico più ampio, diventando una delle divulgatrici più amate.
"Per raccontare un'epoca Chiara Frugoni e Alessandro Barbero hanno privilegiato sculture, affreschi, mosaici e miniature del tempo, attribuendo loro lo statuto di fonte e insegnandoci il gusto per il dettaglio rivelatore." (Carlo Grande, "La Stampa")
Se ne va, quindi, non solo un’esperta di Medioevo, ma anche una donna determinata che nelle donne dell’età buia si è saputa riconoscere, portando alla luce gioie e dolori di un periodo che, senza appassionate come lei, non avremmo mai conosciuto a fondo.
Di
| Laterza, 2008Di
| Il Mulino, 2020Di
| Laterza, 2014Di
| Feltrinelli, 2021Di
| Laterza, 2016Di
| Einaudi, 2014Le altre news
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