La redazione segnala

Gianni Minà, tra libri e serie tv a Perugia

Immagine tratta dal libro "Fame di storie, di Gianni Minà, Edizioni di Roberto Nicolucci, 2023"

Immagine tratta dal libro "Fame di storie, di Gianni Minà, Edizioni di Roberto Nicolucci, 2023"

Il giornalista è un ponte tra un fatto e le persone e deve servire ad acquisire coscienza critica, che tanto manca al nostro Paese in questi ultimi tempi

Per raccontare la carriera di Gianni Minà non basterebbe un’enciclopedia, ma per cominciare, venerdì 7 luglio, a Perugia, si presentano due lavori su di lui che possono dare un assaggio del grande giornalista. Infatti, alle 17, alla Feltrinelli di piazza della Repubblica sarà raccontato il libro edito da Roberto Nicolucci Fame di storie, una sorta di biografia per immagini ed esperienze di Minà stesso, tra testimonianze e racconti. Alle 21.30, invece, al cinema Postmodernissimo in via del Carmine, andrà in onda la presentazione della serie Il cercatore di storie, di produzione Rai, e due spezzoni dell’intervista cui il giornalista teneva di più, quella con Muhammad Ali.

Entrambi questi eventi – dove sarà presente Loredana Macchietti Minà, compagna di vita del giornalista – fanno emergere la passione più grande di Gianni Minà: le storie. Fidel Castro, Papa Francesco, Maradona e Mennea, il Dalai Lama, Martin Scorsese, Garcia Marquez sono solo alcuni, e sono già tanti, dei nomi che hanno reso celebre un inviato Rai che sapeva non solo raccontare le persone, ma farle raccontare. Con competenza, passione, senza mai essere spregiudicato, con quell’entusiasmo che lo muoveva ad andare in giro per il mondo per dar sfogo alla propria curiosità.

Fame di storie

Gianni Minà

Gianni Minà voleva fare il giornalista sportivo, era il suo sogno, ma la sua fame di storie l’ha ben presto spinto ad allargare le proprie vedute: si è interessato all’America Latina e ha coltivato, negli anni, nuove amicizie che lo hanno riempito, arricchito e che hanno, in parte, cambiato la sua vita.

Ero timido, ho fatto il giornalista per perdere la timidezza e sono capitato anche io nell'epoca dove tutto sembrava avere due anime, tre anime, una forza interiore

Passione e passioni che lo portarono in Sudamerica e negli Stati Uniti per raccontarne società e costume, ma restò sempre legato indissolubilmente a quell’Italia che stava vivendo il suo momento migliore. Fu anche editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, dal 2000 al 2015, e diresse la collana di Sperling&Kupfer “Continente desaparecido”. L’America Latina, del resto, esercitava su di lui un grandissimo fascino che raccontò attraverso libri, reportage e testimonianze.

In Fame di storie, l’indice ben riassume Minà e il suo amore per lo sport, la musica, il cinema, la politica, la letteratura, i diritti. Ognuna di queste parole, accompagnate al suo nome, spalancano mondi di storie e racconti al limite dell’incredibile proprio perché profondamente veri.

Libri di Gianni Minà

Storia di un boxeur latino

Di Gianni Minà | Minimum Fax, 2020

Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà

Di Gianni MinàGiuseppe De Marzo | EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2017

Il mio Alì

Di Gianni Minà | Rizzoli, 2016

Fame di storie

Di Gianni Minà | Roberto Nicolucci Editore, 2023

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Gianni Minà è stato giornalista, documentarista, scrittore, e uno dei volti e delle voci più noti e amati della nostra televisione. Nato a Torino, inizia la sua carriera nel 1959 come giornalista sportivo per Tuttosport, di cui è stato direttore dal 1996 al 1998. In Rai lavora inizialmente come collaboratore dei servizi sportivi, realizzando poi reportage e documentari per rubriche come Tv7, Dribbling, Odeon tutto quanto fa spettacolo, Gulliver, in particolare dall'America Latina. Lunghissimo l’elenco dei libri pubblicati, dei documentari girati, delle testate e delle trasmissioni a cui ha collaborato e che ha diretto o creato, da L’altra domenica a Blitz. Minà ha realizzato anche centinaia di interviste per la Rai e non solo. Ricordiamo quelle a Federico Fellini, Eduardo De Filippo, Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Gabriel Garcia Marquez, Enzo Ferrari, Manuel Vázquez Montalbán. È diventata un classico la sua intervista a Fidel Castro che nel 1987, in un colloquio fiume durato 16 ore, raccontò per la prima volta a un giornalista occidentale i dettagli della sua amicizia con il Che e i sogni, realizzati e non, della rivoluzione cubana. Ha diretto la rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo. Collaboratore per anni di quotidiani come Repubblica, l'Unità, Corriere della Sera e Manifesto. Tra i libri ricordiamo: Il racconto di Fidel (1988), Un continente desaparecido (1995), Storie (1997), Un mondo migliore è possibile. Da Porto Alegre le idee per un futuro vivibile (2002), Politicamente scorretto (2007), Il mio Alì (2014), Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà (2017, con G. De Marzo), Storia di un boxeur latino (2020) e Non sarò mai un uomo comune (2021).Tra tanti riconoscimenti, ha vinto nel 2007 il premio alla carriera Kamera al Festival Internazionale di Berlino. Nel 1981 il Presidente Pertini gli aveva consegnato il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo. Si è spento a Roma dopo breve malattia nel 2023.

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