Giovedì 12 gennaio 2023
Nessuno l’avrebbe mai detto, ma il principe Harry, che non è un grande scrittore (anche se ha avuto un grande editor) ha polverizzato ogni record di vendite nel primo giorno di uscita della sua accorata lamentela sui torti subiti dalla Casa Reale, padre, fratello e matrigna Camilla in prima fila. La casa editrice Penguin Random House ha annunciato la vendita di 400.000 copie nel primo giorno in libreria, solamente nel Regno Unito, probabilmente il più grande risultato nella storia dell’editoria, una rivincita inaspettata in tempi di declino della carta stampata e di trionfo di social media, serie televisive, Twitter e persino di metaversi.
Il fenomeno sarà studiato a lungo nelle scuole di marketing, per replicarlo e, se non altro, per considerare che un oggetto ha la capacità di cambiare il futuro, in questo caso le sorti della monarchia inglese. Solo pochi mesi fa gli interminabili funerali della Regina Elisabetta II – con quella colonna sonora solenne, sinfonica, marcia funebre dell’impero britannico – era stato visto da un miliardo di spettatori, ma “a gratis”. Il libro “Spare”, di Harry Windsor, duca di Sussex, non arriverà mai a quelle cifre, ma a Londra ci sono state risse nelle librerie per potersi accaparrare una copia, sborsando l’equivalente di 25 dollari.
Un libro è un oggetto e, se lo compri, diventa tua proprietà.
È come un iPhone di Steve Jobs, per cui la gente si metteva in coda con i sacchi a pelo. Il mondo lo aspetta, perché sa che è destinato a cambiare il mondo. E il pubblico vuole il cambiamento.
Uno scisma? La guerra civile tra monarchici e repubblicani? A voler andare indietro nella storia, fu “La capanna dello zio Tom” dell’insegnante Harriet Beecher Stowe a rendere popolare la causa abolizionista. E il presidente Lincoln, incontrandola nel pieno della guerra civile, si inchinò davanti a lei: “Ecco la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra” …
I tempi sono stretti, l’incoronazione di Re Carlo è alle porte, il 6 maggio prossimo nell’abbazia di Westminster. C’è tempo per un secondo libro, o solamente per una seconda edizione?
Di
| Mondadori, 2023Di
| Gribaudo, 2021Di
| Feltrinelli, 2018Di
| DIARKOS, 2022Potrebbero interessarti anche
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