Giovedì 5 gennaio 2023
Ancora increduli che la destra governi l’Italia e che i politici da ricordare come padri della repubblica siano Mussolini, Almirante e Pino Rauti, leggevamo ieri che la coalizione di centrodestra medita di ricomporsi in un unico grande partito, come quello repubblicano americano, che si ispiri un po’ a Lincoln, un po’ a Reagan, un po’ a Trump. Dove il primo vale soprattutto come santino a cui si perdona persino di aver abolito la schiavitù, il secondo è il campione che tolse le tasse ai ricchi e tassò le pensioni e il terzo lo conoscete tutti, è il teppista per cui stravedono sia Meloni che Salvini, convinti che tra meno di due anni tornerà alla Casa Bianca.
Chissà se i nostri governanti ieri notte sono stati incollati alla TV per guardare cosa sta succedendo ai loro beniamini. Se lo hanno fatto, hanno visto il loro futuro: il partito repubblicano americano sta precipitando nel grottesco: alle votazioni per eleggere lo speaker della Camera – posizione di enorme potere politico – il loro candidato Kevin McCarthy (espressione della California rurale, senza qualità o carisma, mediocre oratore e naturalmente trumpiano) non ha raggiunto i voti necessari per ben sei volte consecutive, fenomeno che non si verificava, nella democrazia americana, da addirittura cento anni.
A segargli le gambe sono una ventina di deputati repubblicani di estrema destra – oltre Trump, per intenderci – che stanno di fatto distruggendo il Grand Old Party alla vigilia della grande battaglia per la Casa Bianca del 2024. Cosa vogliono? Non lo sanno nemmeno loro, ma certo vorrebbero attaccare il governo federale, la spesa statale, i vari redditi di cittadinanza vigenti, quelle stupide norme anti inquinamento e anti riscaldamento, eliminare buona parte delle tasse, militarizzare il confine con il Messico, lasciare l’Ucraina al suo destino… eccetera.
Nessuno sa come andrà a finire, ma sembra proprio che i 20 ribelli, nella loro follia - non hanno infatti nessuna possibilità di vincere - riescano a trascinare a fondo il partito storico della democrazia americana.
Mal che vada, potranno rifugiarsi in Italia. Li aspetta un governo amico.
Di
| Il Mulino, 2021Di
| Ronzani Numeri, 2022Di
| Castelvecchi, 2019Di
| Edizioni di Comunità, 2013Potrebbero interessarti anche
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