I libri più venduti dall'inizio della guerra in Ucraina

Mercoledì 30 marzo

Spiragli, cambio di vento, possibilità che fino a ieri sembravano impossibili e che adesso diventano realistiche.…
E se Zelensky vincesse? Anzi... e se avesse già vinto? Aspettiamo fiduciosi, come diceva Mancini prima della partita con la Macedonia del Nord; ma una volta può succedere, due sarebbe troppo.

Proviamo a fare un gioco: se foste un grande giornalista che cosa scrivereste? di che proposta incarichereste il vostro agente?
Per favore, non andate su titoli come “la Sporca guerra”. Meglio “Trattori e carriarmati”, o “la Resistenza di un villaggio ucraino”.
E se foste un grande produttore di Hollywood o un grande editore, chi mettereste sotto contratto? ... beh, considerando che Zelensky probabilmente ha già firmato, resterebbe Putin, ma chissà se ha il senso dell’umorismo necessario. Però potrebbe recitare lui stesso, come nel Grande Dittatore di Chaplin, che uscì nel 1941; potrebbe essere protgonista di un musical, insieme al patriarca Kirill. Si può tentare.

Immagino che il prof. Canfora, il prof. Orsini, il prof. Mattei, il prof. Cacciari, Federico Rampini, Carlo Freccero, Povia, siano subissati da richieste di editori. “Scriva quello che vuole, professore, metta lei la cifra”: no al pensiero unico, i no pass avevano visto giusto, onore a Stalingrado, le colpe dell’occidente, il nuovo maccartismo… quello che vuole, si vende qualsiasi cosa”. 
Meglio far veloci però, il mercato fa presto a cambiare, può darsi che tutto ciò passi di moda.

Contattare Al Bano? “... io, traditore”?

Scomodare Silvio: "... papà, sono Marina, perché non ci dai una memoria, una cosa sul lettone. Era una storia così bella. Dai, papi, fammi questo favore”.

Scomodare Bianca per un “Mio papà Enrico e la Nato”?

Vabbè, stiamo scherzando. Dopo 34 giorni di guerra, è il primo giorno che siamo un po’ più leggeri.

Io vado a leggermi La Russia di Putin, di Anna Politkovskaja, edizoni Adelphi, e sono molto contento che sia primo in classifica.