La redazione segnala

Inaspettata arriva la lista della P2

La trilogia della Patria del giornalista e scrittore Enrico Deaglio è una raccolta in presa diretta dei fatti più importanti che hanno segnato la storia del nostro paese dal 1967 al 2020. I volumi:

Patria 1967-1977, Feltrinelli 2018
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Patria 1978-2010, Il Saggiatore 2010
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Patria 2010-2020, Feltrinelli 2020 
Estratto da

Patria 1978-2010 di Enrico Deaglio

pp. 113-114

Patria 1978-2010
Patria 1978-2010 Di Enrico Deaglio;

Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono.

Castiglion Fibocchi, 17 marzo 1981

La sera di lunedì 16 marzo 1981 una sessantina di agenti della Guardia di finanza si muove da Milano verso i quattro indirizzi di Gelli annotati su un'agenda di Sindona sequestrata al banchiere dalla polizia di New York: villa Wanda di Arezzo, la sua abitazione privata; la suite all'Excelsior dove riceve autorità, politici, postulanti; un'azienda di Frosinone; gli uffici di una fabbrica d'abbigliamento, la Giole di Castiglion Fibocchi.

Il colonnello della Guardia di finanza Vincenzo Bianchi prepara l'operazione con la massima segretezza. Nessuno dei suoi uomini dorme ad Arezzo; l'appuntamento è per l'alba del 17 marzo. La sorpresa è alla Giole, dove la segretaria cerca, invano, di proteggere cassette e cassaforte; ma i finanzieri sequestrano tutto.

I magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone ricevono, senza che se lo aspettassero, i documenti riservati della più segreta loggia massonica italiana. Dentro ci sono i nomi della classe dirigente che ha giurato fedeltà a Licio Gelli.
Studiano, fotocopiano in tale riservatezza, tanto da nascondere i documenti sequestrati tra i faldoni di un’inchiesta di un collega che indaga sulle «Formazioni comuniste combattenti».

La notizia che qualcosa di grosso è successo viene data dall'Ansa solo il 20 marzo 1981, tre giorni dopo la perquisizione:

Sindona: indagini in Toscana
(Ansa) – Milano, 20 marzo – Il personale della Guardia di finanza, su incarico dei magistrati milanesi che indagano sul caso Sindona, ha eseguito una serie di accertamenti e in particolare ad Arezzo, negli uffici di Licio Gelli, uno dei leader della loggia massonica «P2». Sull'esito dell'operazione non sono state fatte dichiarazioni.
Da indiscrezioni trapelate negli ambienti giudiziari milanesi, sembra che siano stati rinvenuti documenti di notevole importanza ai fini dell'economia processuale.
In particolare, attraverso tali documenti, si potrebbe risalire alla famosa lista con i nomi dei 500 personaggi italiani che, grazie agli istituti di credito di Sindona, sarebbero riusciti a esportare capitali.

Due ore dopo l'agenzia Ansa batte la seguente dichiarazione:

Sindona: dichiarazioni Licio Gelli
(Ansa) – Roma, 20 marzo – Il Dott. Licio Gelli, capo della loggia massonica «P2», ha fatto telefonicamente all'Ansa la seguente dichiarazione: «Assente dall'Italia ho appreso con stupore che stampa e televisione hanno dato notizia della perquisizione eseguita dalla Guardia di finanza nella mia abitazione allo scopo di ricercare l'ormai famoso "tabulato dei cinquecento". Sono totalmente sereno. Nel respingere con fermezza e decisione qualsiasi mio collegamento con l'eventuale attività di Sindona e comunque con un documento da me conosciuto solo attraverso le notizie a suo tempo pubblicate dalla stampa, desidero precisare che ho conferito incarico al mio legale di agire nelle sedi competenti per chiarire definitivamente la mia posizione e tutelare quindi la mia onorabilità».

Ma non si tratta della lista dei cinquecento esportatori di valuta dell'establishment italiano, che seguono la «via Sindona».
Colombo e Turone si sono trovati davanti l'organigramma di un'organizzazione segreta che agisce al centro delle istituzioni italiane. Ne informano il presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani; ottengono un appuntamento per il 25 marzo.

Vengono ricevuti dal suo capo di gabinetto, il prefetto Mario Semprini.
I due magistrati sanno chi è: un affiliato alla loggia di Gelli, tessera 1637. Si guardano e non dicono niente. Vengono introdotti al capo del governo, che posto di fronte alla gravità della situazione - il suo ministro della Giustizia, Adolfo Sarti risulta appartenente alla loggia - oppone la necessità della prudenza.

Saranno vere queste liste? Saranno autentici questi documenti? Non saranno contraffatte queste firme? Non sarà un ricatto?
Ma non può durare. Il deputato radicale Massimo Teodori chiede che le liste degli appartenenti alla P2 siano rese pubbliche da Forlani, altrimenti lo farà lui.
All'inizio di giugno il governo le sdogana. Compaiono i nomi dell'«azione parallela» nel governo dell'Italia. Non li hanno scoperti i politici dell'opposizione; li hanno scoperti due giovani magistrati di Milano.

Quasi trent'anni dopo, Licio Gelli, ormai signore toscano novantenne, si dichiarerà vincitore sullo scacchiere italiano.
Silvio Berlusconi, dice, attua il suo programma.
La P2 è stata una formidabile organizzazione che ha avuto un solo pentito, Maurizio Costanzo.

Per saperne di più sulla loggia P2

Colpevoli. Gelli, Andreotti e la P2 visti da vicino

Di Sandra BonsantiStefania Limiti | Chiarelettere, 2021

I soldi della P2. Sequestri, casinò, mafie e neofascismo: la lunga scia che porta a Licio Gelli

Di Antonella BeccariaFabio RepiciMario Vaudano | PaperFIRST, 2021

Licio Gelli. Vita, misteri, scandali del capo della Loggia P2

Di Mario GuarinoFedora Raugei | edizioni Dedalo, 2016

Trilogia della Patria

Patria 1967-1977

Di Enrico DeaglioValentina Redaelli | Feltrinelli, 2018

Patria 1978-2010

Di Enrico Deaglio | Il Saggiatore, 2010

Patria 2010-2020

Di Enrico Deaglio | Feltrinelli, 2020

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