La nuova Feltrinelli di piazza dei Martiri è un posto di aggregazione. Lo abbiamo pensato per questo. Vogliamo che diventi un appuntamento: «Ci vediamo alla Feltrinelli»
Il 12 luglio 2001 apriva per la prima volta la Feltrinelli in piazza dei Martiri, a Napoli. A 22 anni di distanza, l'11 luglio una grande festa per inaugurare la riapertura di una libreria del tutto nuova, proiettata verso il futuro del libro e della lettura. Dalle 19.30, pronti ad accogliere i lettori, quindi, insieme a Carlo Feltrinelli, presidente del Gruppo, e agli intellettuali e autori da tutta Italia, da Erri De Luca a Titti Marrone, Viola Ardone, Maurizio De Giovanni, Valeria Parrella.
Una grande festa non solo perché si riapre una libreria – che è sempre un evento di cui andare fieri – ma soprattutto perché in una città in cui le attività culturali faticano a sopravvivere, schiacciate da affitti e da un turismo sfrenato e frenetico, quest’atto assume un significato importante e collettivo. Un significato, appunto, che dimostra che la cultura, la letteratura e i libri possono avere ancora il loro spazio e una loro vitalità a prescindere dalle direzioni che sembra prendere il mondo.
Mio padre diceva che ci sono "libri necessari": ecco, le librerie sono luoghi necessari
Oltre ai libri, come nelle librerie più contemporanee, ci saranno percorsi virtuali tra gli scaffali, aree dedicate ai social e agli influencer e spazi pensati appositamente per i più giovani: le nuove generazioni troveranno qui un luogo per leggere e condividere esperienze, incontrare autori e autrici e vivere la cultura in una delle città storicamente più vive da questo punto di vista. La nuova libreria di piazza dei Martiri offrirà poi ai lettori un ambiente accogliente definito da arredi realizzati con materiali di recupero che ospitano le proposte editoriali tematiche – come quella ideata per valorizzare le risorse intellettuali locali e la storia del territorio – e da grandi lampadari a sospensione.
Recupero e innovazione, soprattutto tecnologica, grazie a proposte pensate per rendere più immediato e veloce il processo di acquisto: dalla presenza di casse self-check out che consentono di snellire le code alla possibilità di effettuare pagamenti in mobilità direttamente al libraio.
La tecnologia è al servizio anche dei consigli di lettura, grazie al servizio di Whatsapp che consente di restare sempre in collegamento con la squadra di librai di piazza dei Martiri per effettuare ordini e ricevere consigli sulle prossime letture.
Non è solo un luogo in cui vendono libri, ma un posto in cui, attraverso i libri, diventa una comunità, in cui si crea aggregazione e si condividono pensieri
Il nuovo design regalerà al libro una piena centralità, con la presenza a scaffale di 42.000 titoli dislocati lungo tutta la superficie di vendita. Al tempo stesso ridefinirà il concetto di socialità, che trova espressione nella costruzione di percorsi di conoscenza e intrattenimento trasversali che ciascun lettore può intraprendere a partire dai propri interessi e preferenze.
Altissime quindi le aspettative, che non saranno disattese: l’entusiasmo c’è, e lo spazio anche. Servono, ora, i lettori – giovani, meno giovani, di ogni tipo –, ma noi di Maremosso siamo fiduciosi che nessuno perderà l’occasione di frequentare questo nuovo e bellissimo luogo di comunità e cultura.
In migliaia all'inaugurazione!
Con una fila affollata nonostante il caldo torrido, in attesa di questa grande ed eccezionale apertura, insieme ad autori e lettori di ogni tipo, Carlo Feltrinelli e Alessandra Carra, amministratrice delegata del Gruppo, tagliano il nastro per inaugurare la nuova libreria. Un successo che si fa con i numeri perché sono quelli a dare speranza: l'affluenza per questo evento è andata ben oltre le aspettative, soprattutto in contrasto con il luogo comune che a Napoli non si legge.
Il futuro di questa libreria? Saranno le lettrici e i lettori a determinarlo ma dall'accoglienza che abbiamo avuto questa sera direi che possiamo essere molto ottimisti
All'inaugurazione era presente anche il sindaco Manfredi, che ha ringraziato il Gruppo per questa riapertura: in un periodo dove le librerie sembrano destinate a chiudere, vederne una che resiste e constatare l'entusiasmo dei cittadini fa ben sperare per il futuro del libro e della lettura. «A Napoli ci sono troppe poche librerie. Pertanto ringraziamo Feltrinelli per aver riaperto e spero che possa crescere ancora di più e aprire altri punti in una città dove la concorrenza del cibo è eccessiva: bisogna tutelare le librerie».
Gli autori e le autrici presenti hanno portato con sé un libro da lasciare sugli scaffali della nuova libreria. Erri De Luca ha portato Rosella Postorino, che con Mi limitavo ad amare te ha sfiorato lo Strega con una storia incredibile e commovente, mentre Maurizio De Giovanni ha portato forse uno dei simboli più famosi di Feltrinelli, Il dottor Živago. Ognuno infatti da qui, da questa nuova, contemporanea e ricca libreria porterà via qualcosa, ma qualcosa allo stesso tempo lascerà. Perché non si tratta solo di un luogo dove comprare libri, ma di uno spazio di vera e propria condivisione, e questa festa, il suo successo, le migliaia di lettori e lettrici presenti hanno dimostrato che uno spazio simile è possibile.
Vogliamo far diventare questa libreria il centro delle discussioni, delle conoscenze e degli incontri con gli autori. E quella di oggi è davvero una giornata di grande festa
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