La redazione segnala
Annunciate le co-conduttrici di Sanremo 2024. Spazio alle donne?
Nella scelta dei co-conduttori di Sanremo 2024 Amadeus, quest'anno, ha sparigliato e sorpreso. Ad affiancarlo sul Palco dell’Ariston il prossimo febbraio ci saranno Marco Mengoni, vincitore della scorsa edizione, Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e, per il gran finale, l’amico di sempre Fiorello. Ce ne racconta in un video Micol Sarfatti.
I nomi femminili sono i più interessanti perché segnano una rottura con gli anni precedenti della gestione Amadeus, ma anche di altri conduttori. Non straniere, non giovanissime, non reduci da successi recenti, non native digitali. Ma tre professioniste eccellenti con carriere solide e di lungo corso, molto diverse tra loro per percorsi e fisicità. Sarà interessante vedere cosa ognuna porterà sul palco più importante di Italia.
C’è da sperare che venga risparmiato loro l’ormai noto momento del monologo. Il primo, oggettivamente bellissimo e toccante, fu quello di Rula Jebreal, che, nel 2020, raccontò la storia di sua madre, vittima di abusi e molestie.
A quello ne sono seguiti molti altri, non tutti altrettanto efficaci. Dalla lettera di Chiara Ferragni alla sè stessa bambina, all’intenso pezzo teatrale di Chiara Francini sulla maternità o non maternità, i momenti da protagoniste delle co-conduttrici sono stati accomunati da riflessioni quasi unicamente legate a temi femminili.
L’intento, inizialmente positivo, rischia però di creare l’effetto opposto e di relegare la presenza femminile alle questioni di genere. Sarebbe bello quest’anno vedere le tre co-conduttrici raccontarsi con quello che sanno fare al meglio: cantare, recitare, ballare, condurre e divertire, non solo con monologhi sull’essere donna.
Scrittrice avvezza a formidabili capriole, Chiara Francini si abbandona, questa volta, a una trascinante confessione autobiografica, non professionale ma umana.
"Mi hanno insegnato che chi ha un minimo di libertà deve liberare le altre. La mia arma sono le parole". Una testimonianza, un manifesto. Una chiamata all'azione da cui nessuno può sentirsi esentato.
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