Cult!

Felici i felici di Yasmina Reza

Vi avevamo già parlato del magnifico ritratto dell'amore, in tutte le sue difficoltà e sfaccettature, offertoci da Ester Viola durante la nostra intervista sul suo Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all'amore

Non può stupirci, quindi, che Felici i felici di Yasmina Reza - rintracciabile tra le opere che lei stessa consiglia nel suo libro - sia per lei un cult!

Felici i felici
Felici i felici Di Yasmina Reza;

Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento.

Proprio come Voltare pagina, Felici i felici ci parla di dieci personaggi diversi per ogni capitolo, che vengono mostrati al lettore in tutte le loro paure, drammi, debolezze e soprattutto segreti

Se a primo impatto le storie possano sembrarci slegate, nel proseguimento della lettura scopriamo il filo conduttore che lega una all'altra. O dovremmo dire i fili conduttori?

Ernest e Jeanette sono infatti il punto focale di questo libro: con un matrimonio ormai finito, trascinato per inerzia, diventano lo specchio della difficoltosa e disperata vita dei loro conoscenti, amici e sì, anche amanti, che conosciamo pagina dopo pagina di Felici i felici.

Dai coniugi Hutner, perfetti soltanto al di fuori poiché sofferenti per le difficoltà psichiatriche del figlio Jacob, a Chantal, che tenta di togliersi la vita dopo l'ennesima delusione d'amore, senza successo. E ancora Philip Chemla, medico volenteroso di aiutare i pazienti ma incapace di aiutare sé stesso, poiché perennemente alla ricerca di un amore duraturo che sembra non arrivare mai, e Paola, amante di un uomo sposato che non lascerà mai la sua famiglia per renderla felice. 

Dove ci porterà questo libro? Ester Viola ne ha un'idea.

Questo libro definisce meglio la felicità. Ecco, tutto quello che pensi su di essa, alla fine della lettura esce un po' rivoluzionato, ti cambia un po' la definizione

Ester Viola

Il titolo proviene da una frase di Borges, scrittore argentino da cui prende spunto la Reza per ricordarci - come dice Ester Viola - che è felice chi ci riesce, ad essere felice

Eppure per questi personaggi sembra quasi impossibile vivere, figuriamoci essere felici... ma ci riescono, nonostante la solitudine, il risentimento e la disperazione che ci raccontano.
Quasi come se l'infelicità fosse una malattia, e l'amore non possa esserne la cura: né la sua presenza, né la sua assenza, eppure la si può ricercare, questa felicità, nella nostra esistenza, in quelle stesse debolezze che troppo spesso tentiamo di nascondere.

Perché molto spesso la felicità non è quella che ci aspettavamo né come la immaginavamo, e i dieci personaggi di Felici i felici sembrano pensarla allo stesso modo, impossibilitati a trovare una vera e propria definizione di felicità

Che il miglior modo per essere felici sia il semplice fatto di provare ad esserlo?
Magari, leggendo il libro di Yasmina Reza, potremmo scoprirlo.

Rossari consiglia Dyer

Natura morta con custodia di sax è un meraviglioso libro sulla musica e su come può cambiarci la vita

Ammaniti consiglia Elena Spagnol

"La pentola a pressione" ci fa riscoprire un classico dei ricettari della nostra cucina in ristampa dal 1976

Ottavio Fatica consiglia Bloch

Un libro ricco di aneddoti, riflessioni, e che semina quella che sarà la grandezza di Bloch e del suo pensiero

Mereghetti consiglia Dickens

Il sommo esperto di cinema invita a leggere "Grandi speranze": storia di proletariato, disillusione e crescita

Quammen consiglia Faulkner

La saga familiare che ruota attorno a T. Sutpen, patriarca americano ossessionato dalla discendenza

Fabio Bacà consiglia Don DeLillo

Rumore bianco, romanzo distopico dove realtà e paura della morte permeano la società contemporanea

La posta della redazione

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Conosci l'autore

Drammaturga, scrittrice, attrice e sceneggiatrice francese, le cui opere teatrali sono state adattate e rappresentate in molti Paesi e hanno ricevuto svariati premi. Figlia di un ingegnere iraniano e di una violinista ungherese di origine ebraica, comincia la sua carriera teatrale come attrice, partecipando a rappresentazioni di opere contemporanee e di classici di Molière e Marivaux. La prima pièce da lei scritta, Conversations après un enterrement, rappresentata per la prima volta nel 1987, la vale il Premio Molière come miglior autore; La traversée de l'hiver vince invece il Molière come miglior spettacolo regionale.Il successo internazionale arriva con l'opera successiva, Art (1994; Einaudi 2006), tradotta e rappresentata in oltre trenta lingue, per cui la Reza viene nuovamente premiata con il Molière per il miglior autore, il Premio Laurence Olivier e l'Evening Standard Award come miglior commedia (1997) e il Tony Award per il miglior spettacolo (1998); il romanzo Babylone, pubblicato da Flemmarion, ha vinto invece il premio Renaudot (2016).Tra le sue pubblicazioni: Al di sopra delle cose (Archinto 2000), Una desolazione (Bompiani 2003), Uomini incapaci di farsi amare (Bompiani 2006), L'alba, la sera o la notte (Bompiani 2007), Il dio del massacro (Adelphi 2011), Da nessuna parte (Archinto 2012), Felici i felici (Adelphi 2013), Babilonia (Adelphi 2017), «Arte» (Adelphi 2018), Bella figura (Adelphi 2019), Anne-Marie la beltà (Adelphi 2021), Serge (Adelphi 2022).

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