Cult!

Il compagno segreto di Joseph Conrad

Abbiamo intervistato, in collaborazione con Mymovies, il regista Gabriele Salvatores, premio Oscar per il bellissimo Mediterraneo nel 1991, tornato al cinema in questi giorni con il suo nuovo film Il ritorno di Casanova con Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio. Potete leggere e ascoltare l’intervista completa qui.

Come di consueto, ci siamo fatti trasportare dalla conversazione e siamo arrivati a parlare del libro che Salvatores conserva nel cuore tra i suoi preferiti e considera il suo libro cult: la raccolta di racconti Fra terra e mare di Joseph Conrad (Einaudi), già pubblicato con il titolo di Racconti di mare e di costa, e, in particolare, il racconto intitolato Il compagno segreto.

Fra terra e mare
Fra terra e mare Di Joseph Conrad;

Già tradotti da Piero Jahier nel 1946 con il titolo "Racconti di mare e di costa", i tre racconti sono un libro molto importante per Conrad. A dispetto del fatto che l'autore nella nota introduttiva scriva di averli accostati fra loro quasi casualmente, con un criterio unicamente geografico, questi racconti sono in realtà orchestrati minuziosamente e svelano il loro senso riposto proprio nella struttura e nella progressione che li lega.

 

Si tratta di una raccolta di racconti pubblicata per la prima volta da Conrad nel 1912, che contiene tre storie uscite in precedenza su riviste inglesi e americane: Un briciolo di fortuna, Il compagno segreto e Freya delle sette isole.

Tutti e tre i racconti sono legati dall’ambientazione geografica in cui sono inseriti - l’Oceano Indiano – e dalla rievocazione più o meno autobiografica delle ventennali vicende vissute da Conrad a bordo delle navi inglesi, iniziate quand’era solo un ragazzo.

Ma concentriamoci sul racconto di cui ci ha diffusamente parlato Salvatores, Il compagno segreto, pubblicato anche singolarmente da Marsilio. 

Il compagno segreto. Testo inglese a fronte

Insieme a "Falk" e a "La linea d'ombra", "Il compagno segreto" fa parte dei racconti del "primo comando", quel momento capitale che è il passaggio alla vita adulta, con le sue assunzioni di responsabilità, le sue scelte. Ad accompagnare il giovane e ansioso capitano in questo notturno e misterioso viaggio di iniziazione è il suo doppio - la figura, emersa dal mare, del fuggiasco omicida Leggatt.

Si tratta di una bellissima storia di formazione che, pur nella sua brevità, offre una ricchezza di contenuto che non passa inosservata. Conrad ci guida a bordo di una nave in un viaggio avventuroso che nasconde però molto di più di una semplice storia di marinai. Si compie, infatti, anche un viaggio metaforico e psicologico nella mente del protagonista, ancora più intenso e coinvolgente di quello per mare.

Il giovane capitano, voce narrante della vicenda, all'ansiosa e disperata ricerca di sé stesso come ufficiale e come uomo, passa in pochi giorni dall’angoscia di sentirsi estraneo alla sua nave e ai suoi compagni a trovare la maturità necessaria a svolgere il suo ruolo e a porsi come guida del suo equipaggio e della sua stessa esistenza. Non più in balia dell’insicurezza della sua giovane età e dei dubbi che lo frenavano, ma pronto a veleggiare verso il suo destino con nuova consapevolezza.

Una maturità che scaturisce dal confronto con l’altro, con un alter ego oscuro incarnato dall’ufficiale fuggiasco ripescato in mare, che il capitano nasconde per giorni nella sua cabina e poi mette in salvo prima di compiere, anche grazie al velato aiuto del suo "compagno segreto", la manovra che lo consacrerà a vera guida della sua nave. Uno specchio in cui riflettere sé stesso e attraverso il quale interrogarsi sull’enigmatica natura dell’esistenza stessa e, una volta accettata, ripartire nella giusta direzione senza più timori, angosce o sensi di colpa.

Il compagno segreto non è un semplice racconto d’avventura, quindi, ma una vera e propria indagine che affronta la complessità e, in parte, oscurità dell’animo umano. Il tutto raccontato nella splendida prosa conradiana, sempre elegante ed efficace.

Altre recensioni Cult!

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Conosci l'autore

Joseph Conrad, pseudonimo di Teodor Józef Konrad Korzeniowski, è uno dei più importanti scrittori inglesi a cavallo tra Ottocento e Novecento. La sua famiglia apparteneva alla nobiltà terriera della Polonia, a quel tempo sotto il dominio russo. Il padre di Conrad, patriota e uomo di lettere, morì nel 1867, dopo molti anni di esilio politico (la madre era morta nel 1865). Affidato alla tutela di uno zio, Conrad compì gli studi secondari a Cracovia. A diciassette anni partì per Marsiglia, dove s’imbarcò come semplice marinaio. Servì nella marina mercantile francese e, dal 1878, in quella britannica, dove raggiunse il grado di capitano di lungo corso. Nel 1886 diventò cittadino inglese. L’attenzione ottenuta dal suo primo romanzo e l’incoraggiamento di alcuni scrittori (Galsworthy, Wells, Ford Madox Ford, Edward Garnett) lo indussero, lasciata la marina e stabilitosi in Inghilterra, a dedicarsi interamente all’attività letteraria.Il primo romanzo, "La follia di Almayer" ("Almayer’s folly"), uscì nel 1895. Seguirono "Un reietto delle isole" ("An outcast of the islands", 1896) e "Il negro del «Narciso»" ("The nigger of the «Narcissus»", 1898). In "Lord Jim" (1900), uno dei suoi capolavori, Conrad adottò per la prima volta con grande efficacia la tecnica del racconto nel racconto. Le raccolte di novelle e i romanzi brevi, Gioventù (Youth, 1902), "Cuore di tenebra" ("Heart of darkness", 1902), "Tifone" ("Typhoon", 1903), e il romanzo "Nostromo" (1904) concludono la prima fase della sua produzione. I romanzi «politici» "L’agente segreto" ("The secret agent", 1907) e "Con gli occhi dell’Occidente" ("Under western eyes", 1911) contengono una violenta denuncia del dispotismo zarista ma rivelano anche l’avversione di Conrad per le idee rivoluzionarie, negatrici della libertà individuale. I luoghi esotici e il mare ritornano nei libri successivi. Ricordiamo: "Racconti di mare e di costa" ("Twixt land and sea", 1912), "Caso" ("Chance", 1914), "Vittoria" ("Victory", 1915), "La linea d’ombra" ("The shadow line", 1917), "La liberazione" ("The rescue", 1920).Caso più unico che raro, Conrad fu un maestro della letteratura scrivendo in una lingua non nativa, ma appresa in età adulta. Formatosi su Flaubert e più tardi influenzato da H. James, egli appartiene a quel genere di narratori che seppero riflettere la crisi della società ottocentesca.È universalmente riconosciuto come uno dei grandi maestri del XX secolo.Parzialmente tratto da: Enciclopedia della letteratura, Garzanti, 2003

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente