Zineb Mekouar ha da poco esordito con il suo primo romanzo, Il passaporto verde (Nord). È la storia di due amiche ma è anche la storia del suo paese, il Marocco. È la storia delle disuguaglianze sociali, della divisione chiusa e classista della società marocchina che permette a una donna di continuare gli studi e obbliga un’altra al matrimonio.
In occasione della nostra intervista alla scrittrice (che ti invitiamo a scoprire qui) ne abbiamo approfittato per chiederle di parlare di un libro cult che si è distinto tra le sue letture. Lei ha scelto Nozze, di Albert Camus, un libro che ha definito esemplificativo dei modi di vita, della cultura e dell’essere Mediterraneo. Zineb Mekouar, nata a Casablanca nel 1991, dice di riconoscere nelle pagine di Camus quel rapporto tra i corpi e gli elementi naturali che essa stessa ha percepito vivendo tra il Marocco, Parigi e l’Italia.
Prima, durante e dopo quel suo lavoro, Camus andò pubblicando alcuni scritti che chiamò "saggi solari", raccogliendoli in «Nozze» e ne «L'estate». Scritti che, come sostiene nell'introduzione Silvio Perrella, "lasciano nel non detto la teoria del pensiero, e si avventurano nel mondo dei sensi".
L’opera di Camus è una raccolta di quattro saggi pubblicata nel 1939 e arricchita negli anni fino all’edizione definitiva del 1945; oggi si trova all’interno di un saggio più completo che unisce gli scritti più sconosciuti di Camus dal titolo L’estate e altri saggi solari (Bompiani). Sono prose poetiche, meditazioni spirituali dove gli elementi naturali del sole, del vento, dell’acqua, del deserto… trovano forma materiale, si incarnano in personaggi, spazzano la pagina da cima a fondo.
Mi piace molto perché vi ritrovo questo modo di essere che conosco, che c’è in tutto il Mediterraneo, ho vissuto in Marocco e l’ho ritrovato in Italia… Camus per me è un genio
Camus ci dona le sue riflessioni: le nozze sono quelle con una Natura bellissima e potente, la vera misura dell’eternità che l’uomo non potrà mai abbracciare. Il corpo è un elemento centrale in Nozze, dove questo senso di fisicità è contrapposto a quello più reale e più tangibile della Natura, unica padrona del tempo.
Questa continua affermazione dei sensi sopra il pensiero apre la porta a un senso ottimistico di vita e vitalità, per questo lo stesso scrittore definì Nozze e L'estate opere "solari".
Di
| Bompiani, 2015Di
| Bompiani, 2017Di
| Bompiani, 2019Di
| Rizzoli, 2008Di
| Bompiani, 2020Di
| Bompiani, 2018Di
| Bompiani, 2001Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
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