martedì 13 dicembre alle ore 19.00 - Feltrinelli Libri e Musica | Piazza Piemonte, 2/4, Milano Matteo B. Bianchi e Alessandro Cattelan presentano Quasi di nascosto, edito dalla casa editrice Accento. Frutto di un lavoro di selezione di oltre 400 racconti di esordienti italiani tra i 17 e i 25 anni, l'antologia è curata da Matteo B. Bianchi. Intervengono Alessandro Cattelan, Matteo B. Bianchi e alcuni giovani autori e autrici dell’antologia.
Alessandro Cattelan ce l’ha.
Sì, il presentatore televisivo che in molti abbiamo imparato a conoscere e apprezzare per la sua lunga avventura alle redini del più seguito talent musicale è personalmente provvisto di una grande quantità di quell’imponderabile Fattore X necessario a trasformare ogni azzardo in un potenziale grande successo. Oggi che Cattelan si lancia senza rete in quella che è forse la più bella delle sue scommesse, siamo certi che il suo Fattore B (il Book Factor)
Va detto che Cattelan, classe 1980, non è un improvvisatore: la sua educazione allo spettacolo viene da lontano, se è vero che nel 1987 ha esordito come componente della giuria nel voto delle canzoni della 30ª edizione dello Zecchino d’Oro.
A quel primo palcoscenico ne sono seguiti molti altri, che passo dopo passo l'hanno portato a essere titolare di uno show interamente cucito sulle sue capacità di intervistatore e conduttore, quel "Stasera c'è Cattelan" che fin dal titolo fotografa (con una buona dose di autoironia) la notorietà di cui il nostro gode presso un pubblico molto eterogeneo.
Sarà il garbo con cui Alessandro riesce a far sentire a proprio agio gli ospiti del proprio show, sarà l'intelligenza con la quale ha saputo interpretare un contenitore di primedonne qual è X-Factor, riuscendo nell'ammirevole impresa di valorizzare i pregi dei tanti giudici che si sono avvicendati in giuria nel corso degli anni, disinnescandone spesso le potenziali conflittualità attraverso quella che sembra una naturale propensione alla mediazione e al dialogo.... fatto sta che dire "Cattelan", oggi, significa evocare un modo gentile e competente di porsi di fronte al pubblico e ai propri interlocutori. Vi pare poco? A noi no.
Scritto nel corso di dodici anni, "Manuale di caccia e pesca per ragazze" ha segnato il debutto folgorante di Melissa Bank nel 1999. Il suo successo commerciale, però, ha spinto la critica ad archiviare l'autrice come esponente della chick-lit alla Bridget Jones e a non attribuirle il valore letterario che meritava, come ricorda Paolo Cognetti nella sua prefazione.
Così, quando abbiamo saputo che in libreria stava per arrivare un nuovo marchio dietro al quale, in veste di editore, c'era Alessandro Cattelan, ci è parso il naturale compimento di un percorso professionale: Cattelan ha scelto di avviare un'impresa che gli somigliasse più di quanto non avrebbe potuto somigliargli l'apertura di una pizzeria o di un negozio di articoli sportivi.
Non che ci sia niente di male nelle margherite o nelle sneakers, beninteso, ma per una persona che ha costruito la propria professionalità su un uso accorto e intelligente della parola, i libri sono forse lo spazio più adatto per mettersi alla prova come imprenditore.
La prima cosa da fare, dunque, era trovare un compagno di avventura col quale dividere i compiti e sul quale poter fare affidamento.
Naturale, dunque, che Alessandro abbia voluto accanto a sé l'amico Matteo B. Bianchi, che i libri e la loro industria conosce molto bene e da più punti di vista. Scrittore, editor, autore di trasmissioni radiofoniche e televisive, "Bibi", come Matteo è confidenzialmente è soprannominato dal nostro, è anche fondatore e curatore da molto tempo di una rivista (Tina) che si pone soprattutto come vetrina per gli esordienti, e quindi la sua sensibilità su un tema fondativo del progetto di Accento è quella giusta.
Accento si compone di tre diverse collane, infatti, la più forte delle quali - almeno in termini di proposta editoriale - è forse proprio quella dedicata a chi non ha ancora pubblicato: la collana Acuto, destinata a far parlare e attirare l'attenzione dei lettori, proprio in virtù del peso specifico che la parola "esordiente" ha assunto nel panorama editoriale. A Raffaella Mottana e David Valentini, rispettivamente con Senza respiro e Tutto ciò che poteva rompersi, il compito di aprire le danze e settare in alto l'asticella di una collana che sembra ispirarsi nella veste editoriale ai paperback belli, informali e ben fatti, dell'editoria indie d'oltreoceano.
Senza respiro è un esordio potente e del tutto anomalo, diviso in due parti tanto differenti da lasciare quasi sbigottito il lettore. Una storia nella quale il sesso diventa un inedito strumento di elaborazione del lutto, da affrontare con lucidità e determinazione
L'altro accento, quello Grave, trova la propria ragion d'essere nella riproposta di titoli usciti dal radar dei lettori (o dal catalogo di altri editori) magari solo perché proposti in momenti sbagliati. è il caso, eclatante, del romanzo di Melissa Bank Manuale di caccia e pesca per ragazze, pubblicato in Italia per la prima volta nel 1999, in un momento cioè nel quale la vulgata chick lit "alla Bridget Jones" (com'è lo stesso Matteo B. Bianchi a spiegare nella nostra intervista doppia) impedì forse a molti potenziali lettori nostrani di cogliere quel che era invece un tratto profondamente originale e potente della voce di un'autrice ad ogni modo ben capita in patria, se è vero che in America il Manuale ha venduto più di un milione e mezzo di copie. La riedizione che Accento manda oggi nelle librerie può fregiarsi di una copertina dalla croccante grafica a collage e di una prefazione firmata da un estimatore eccellente del romanzo: Paolo Cognetti.
Le esperienze all'estero, l'amore e il sesso, il desiderio di avere una casa un lavoro una famiglia, le amicizie, le delusioni, i tradimenti, il tentativo di costruirsi una vita e un futuro in un mondo che l'imprevedibile scoppio di una pandemia ha reso ancora più incerto. "Tutto ciò che poteva rompersi" diventa così un romanzo scomposto, che fotografa la frammentarietà del nostro contemporaneo e l'insopprimibile, umano desiderio di trovarci un senso.
Verrà anche il tempo di Dieresi e delle idee, terza collana e ideale compimento di un progetto editoriale che non poteva non comprendere anche una sezione di saggistica. Ancora non sappiamo con quale titolo si inaugurerà questa declinazione di Accento, ma siamo pronti a scommettere sin d'ora che il B-Factor di Alessandro Cattelan e di Matteo B. Bianchi riusciranno a stuzzicare la nostra curiosità, affascinarci e farci tuffare a ogni nuova uscita il naso fra le pagine, riemergendone entusiasti e soddisfatti.
Per noi, insomma, sono tre "sì". Ovviamente, con un bell'Accento su ciascuna "i".
... ah! quasi dimenticavamo: ci vediamo tutti a teatro con Salutava sempre, lo spettacolo che Alessandro porterà in tournée a partire dal 29 novembre nei teatri delle maggiori città italiane.
Per informazioni, consultate le date sul sito di Vivaticket.
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