Diario di bordo

Dio ti vede e Stalin no

Martedì 5 aprile

Nell’aprile del 1945, quando i soldati americani entrarono nel campo di sterminio di Dachau, molto vicino a Monaco di Baviera, portarono con sé la squadra di documentazione militare, come da protocollo. Hitler era già morto, ma il campo funzionava ancora.
Le macchine da presa dell’esercito filmarono in tempo reale: tutto il “girato” venne fatto arrivare a Washington e messo nelle mani di Alfred Hitchcock perché confezionasse al volo un film-documento sulle atrocità del nazismo. Il famoso regista diede un consiglio solo: “lasciate il girato così com’è, se lo montiamo ci accuseranno di averlo manipolato”. Così fecero, e fecero bene.

Mi è venuto in mente questo episodio, ovviamente, pensando a Bucha.
Com'era prevedibile, e come sempre succede, i perpetratori della strage l’hanno negata, e anzi hanno negato l’evidenza: montaggi, attori, messa in scena, il solito armamentario che noi – troppo buoni – accettiamo ci venga vomitato addosso.

Mi è venuto in mente che quando ero piccolo, la maggioranza del popolo italiano era terrorizzata all’idea di un’invasione dei sovietici, che avrebbero distrutto le chiese, abbeverato i cavalli dei cosacchi nelle acquasantiere, rubato le proprietà.
La Democrazia Cristiana ebbe uno slogan elettorale veramente geniale. Era rivolto alle donne, in particolare. Diceva “ricordati che in cabina elettorale Dio ti vede e Stalin no”. Funzionò, la DC fece incetta del voto femminile.

Nessuno sa cosa succederà ora “che sappiamo di Bucha”.
Ma immediatamente, a smentire Putin e la sua macchina di propaganda, sono arrivate le foto satellitari che hanno permesso di vedere quei cadaveri sulla strada, dall'11 marzo in poi. Sempre lì, sempre nella stessa posizione, nessuno li ha toccati in quei venti giorni di esecuzioni, stupri, rapine che l’esercito russo ha compiuto prima di essere costretto alla ritirata… Questi satelliti sono l’occhio di Dio – possono vedere un gatto dalla stratosfera, un cane che attraversa la strada, possono guidare un drone per fulminarti.

E mi è venuto in mente che forse, davvero, Dio vedeva il tuo voto nella cabina elettorale, e Stalin lì non poteva arrivare.
Una prova che Dio non è parziale. Non era con Hitler, anche se le SS portavano sulla fibbia la scritta “Gott mit uns”. Non era con Stalin, non è con Putin, adesso. Ma Dio ti ha visto, Vladimir. Tienilo presente

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