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Parole salvate dalla Storia

Lettere di una vita
Benedetta Tobagi legge Irène Némirovsky


Cinque lettere (più una) per celebrare il Giorno della Memoria

Irène Némirovsky è, soprattutto, una voce
Quella dell'autrice di David Golder e Suite Francese è una voce che risuona nella coscienza del Novecento, e continua a riempire di sé nuovi spazi, come una pianta rimasta a lungo dormiente e che - risvegliata dalla passione dei tanti lettori - oggi continui a gettare nuovi germogli, bellissimi fiori.
La vicenda umana e quella professionale - brevi e folgoranti - che hanno lasciato una traccia di sé a partire da quelle opere-mondo, si arricchiscono oggi di un capitolo importante: le Lettere di una vita (pubblicate da Adelphi)

Non si pensi, però a un corollario minore di quanto è stato pubblicato finora: le lettere di Némirovsky appartengono a pieno titolo al canone dell'autrice, come rileva il curatore Olivier Philipponnat

Le lettere disegnano un itinerario esistenziale che porta la ragazza di origine ucraina a scoprire sé stessa e Parigi, quando Parigi è il posto in cui essere se si vuole perseguire seriamente il sogno di diventare scrittori. 
Gli scambi epistolari con le amiche e gli amici, quelli col marito, le prime lettere all'editore che la pubblicherà.
La progressiva affermazione di una narratrice che vede il proprio talento riconosciuto dal mondo.
E poi, come una nube che arrivi a gettare la propria ombra livida sui profili delle cose, si avvicina la tragedia. 

Le leggi razziali, le restrizioni degli spazi di libertà, la soffocante consapevolezza che il piano inclinato sul quale si sta in precario equilibrio è destinato a inclinarsi sempre più.
La storia che avanza lo fa di pari passo alla disillusione di Irène che però nemmeno di fronte alla catastrofe perderà il suo spirito, la sua ironia, la sua grandissima voglia di vivere e di scrivere.
È questo lo spirito che darà forma alle sue lettere fino a un minuto prima di essere deportata ad Auschwitz.

In occasione del Giorno della Memoria, noi di Maremosso vogliamo restituire un po' di quello spirito, facendo circolare la voce di Irène Némirovsky fra le stanze di quanti ne conoscono e amano l'opera e di quanti, invece, non hanno ancora avuto occasione di lasciarsene rapire.

Nell’intraprendere questo viaggio, abbiamo trovato la miglior compagnia in cui potessimo sperare: Benedetta Tobagi si è generosamente offerta di prestare la sua voce ad Irène, scegliendo e leggendo alcune delle lettere che compongono il volume.
In questo piccolo podcast di una sola puntata, Benedetta – appassionatissima lettrice e profonda conoscitrice dell’opera di Némirovsky – restituisce alle parole di Irène quella cura e quell’attenzione al prossimo che furono i centri della sua opera.

Buon ascolto, e buon Giorno della Memoria a tutti.


Feltrinelli librerie per il Giorno della Memoria:
tutti gli eventi

26 gennaio- Bologna piazza Ravegnana, ore 18:00: Frediano Sessi presenta Oltre Auschwitz (Marsilio)
26 gennaio - Napoli piazza Martiri, ore 18:00: Gabriella Gribaudi autrice diTerra bruciata (Guida) con Giovanni Cerchia e Paolo Pezzino
26 gennaio - Firenze piazza della Repubblica, ore 18:00: Elisabetta Rasy, autrice di Dio ci vuole felici (HarperCollins) con gli interventi di Margherita Ghilardi e Letizia Fuochi

26 gennaio - Genova via Ceccardi, ore 18:00: dibattito sulla deflagrazione nazi-fascista nel contesto LGBT, con gli interventi di Claudio Tosi e Luana Rigolli

27 gennaio - Torino piazza C.L.N, ore 16:00: presentazione delleLetture dal Diario di Etty Hillesum (Adelphi) a cura di Valter Carignano, Marina Di Paola, Roberta Pastorin

28 gennaio - Società Letteraria di Verona, ore 17:00: Matteo Corradini presenta Eravamo il suono (Lapis), con Roberto Israel e l'Associazione Figli della Shoah

30 gennaio - Parma via Farini, ore 18:00: Una bella Resistenza(Mondadori) di e con Daniele Aristarco in un incontro rivolto agli studenti dell’ISISS Giordani di Parma, nell’ambito della programmazione OFF della prima edizione di “Mi Prendo il Mondo”,

31 gennaio - Appia di Roma, ore 10:30: Storia di Emanuele che sfuggì al razzismo(Mondadori), con Emanuele di Porto e Marco Caviglia

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