I dati dell'editoria alla Scuola per librai

Venerdì 27 gennaio si è svolta a Venezia, nella splendida cornice della Fondazione Cini, la giornata conclusiva della 40^a edizione del Seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri (vi abbiamo raccontato che cos'è la Scuola qui).

La giornata si è aperta con l’intervento di Angelo Tantazzi, presidente di Prometeia, dal titolo Dove va la spesa degli italiani? Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla velocità degli eventi, in particolare della transizione climatica e di quella tecnologica. Il 2022 lo ricorderemo per il mercato dell’energia che si è “frantumato” e per il fenomeno dell’inflazione di nuovo in crescita. L’aumento del PIL lo scorso anno è stato del +3,9%, mentre la previsione per il 2023 è del +0,4%. I costi dell’energia diminuiranno, ma rimarranno purtroppo più alti rispetto al passato. L’inflazione media è del +8% e va a colpire le classi con minore reddito.

Si prevede quindi una diminuzione del reddito disponibile delle famiglie, una diminuzione dei risparmi e una tenuta dei consumi. Si evidenza che negli ultimi tre anni i consumi non obbligatori sono passati dal 39,1% al 36,2%. Quindi anche i consumi di beni culturali sono in calo, e per il 2023 si prevede una spesa pro-capite di 68€ per l’acquisto di libri. Una spesa questa, purtroppo, tra le più basse d’Europa.

Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Editori Italiani, ha presentato invece i dati relativi alle vendite dei libri degli ultimi anni, concentrandosi in particolare su quelli del 2022 e sottolineando come l’editoria europea sia la più importante al mondo (tra i primi sette editori mondiali, sei sono europei).

E se è indubbio che il 2022 è stato un anno complicato e difficile, possiamo al contempo dire che il mercato del libro in Europa ha sostanzialmente tenuto.

La vendita dei libri cartacei registra in Italia una lieve flessione pari al -2,5%; anche gli e-book perdono l’8% assestandosi su una quota del 4,4% sul totale. In crescita invece la vendita e il consumo degli audiolibri, anche se registrano ancora valori assoluti piccoli.

Dando uno sguardo alla distribuzione dei canali di vendita possiamo evidenziare come, negli ultimi quattro anni, le librerie online abbiano aumentato notevolmente la propria quota passando da un 29,6% del 2019 a un 42,3% del 2022. Le librerie fisiche, che avevano recuperato dopo la pandemia, hanno ora perso circa 11 punti, assestandosi sul 53,2%.

La giornata poi è proseguita con una interessantissima tavola rotonda dedicata al tema del Cambiamento generazionale dei lettori.
L’incontro era moderato da Porter Anderson, editore e giornalista di Publishing Perspectives, quotidiano della Frankfurter Buchmesse.
Di grande interesse gli interventi di Medeline McIntosh, CEO di Penguin Random House, e di Gilles Haeri, proprietario di Edition Albin Michel, che hanno raccontato che il pubblico dei lettori si è ulteriormente frammentato in questi ultimi anni, rendendo sempre più difficile il lavoro degli editori e dei librai. Difficile prevedere e intercettare i gusti dei lettori, che sono sempre più “verticali”.

Presenti anche James Daunt e Michael Busch, rispettivamente CEO di Waterston e Barnes & Nobel e di Thalia, le catene librarie più importanti al mondo. Tutti e due hanno riportato la propria esperienza su come siano riusciti a contenere lo strapotere di Amazon facendo una politica di forte attenzione del cliente e del lettore. Sono intervenuti anche Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato di Gems, e Sonia Draga, presidente di Draga Publishing House, importante casa editrice polacca.

A seguire, lo straordinario intervento di Claudio Magris.

La giornata si è conclusa con il ricordo di Achille Mauri, presidente di Messaggerie Italiane, mancato recentemente, da parte dei due figli Santiago e Sebastiano (qui potete leggere il nostro ricordo dedicato alla scomparsa dell'editore).