Draghi in Algeria, Di Battista in Russia…

Martedì 19 luglio

Maledetto fuso orario, quando questo articoletto sarà superato dal discorso e successivo voto del Senato.

Che tutto andrà bene (ovvero che questa losca ingerenza putiniana sarà respinta), siamo ormai tutti sicuri, e la prova è il viaggio lampo che Draghi (accompagnato da ben sei ministri, dallo stato maggiore dell’ENI e dai rappresentanti di un centinaio di imprese italiane) ha compiuto in Algeria per firmare ben 14 accordi economici. Il succo è che l’Algeria diventa il nostro maggiore fornitore di gas naturale, prendendo il posto della Russia e l’Italia si svincola da una dipendenza che la guerra ha reso assolutamente imbarazzante. C’è, in quell’accordo, un bel pezzo di storia di un Paese mediterraneo, ricco di talenti, risorse, cultura e intelligenza, ma purtroppo privo di petrolio. E c’è anche il ricordo di Enrico Mattei, il visionario primo presidente dell’ENI, che non esitò a mandare armi alla resistenza algerina per liberare il paese dal colonialismo francese e da quei dì, divenne un interlocutore economico. I giornali che hanno dato la notizia forse hanno sottovalutato la sua portata, epocale; ma in diversi, commentando, hanno usato l’espressione “prima della guerra, la Russia, etc.”, come a dire, quel passato non tornerà più. 

Stipulato questo accordo, immagino che Draghi sia tornato a casa sua e, dopo una doccia, si sia informato su come stavano le cose qui, nel nostro pollaio: Grillo, Conte, Casalino, Davide Crippa (new entry), Virginia Raggi, Paola Taverna, sono tutti molto agitati e si promettono reciprocamente di sputarsi in faccia; Ale Di Battista, invece – quello  che dovrebbe fargli le scarpe guidando una rivoluzione di popolo insieme a Michele Santoro, è in viaggio in Russia, dove ha scoperto che le sanzioni hanno fatto crescere la popolarità di Putin, nello stesso giorno in cui Putin ha dichiarato ufficialmente che le sanzioni hanno inferto alla Russia un colpo da cui sembra molto difficile risorgere.

Beh, si sarà detto Draghi: So’ ragazzi…

E poi si sarà messo a preparare il discorso di investitura.