Tracce di Tito

Giorgio Ciccarelli in tour

Una buona notizia, che fa sempre bene. Il mio compagno di tante avventure Giorgio Ciccarelli ha avviato il tour durante il quale proporrà, in particolare, i pezzi tratti da Niente demoni e dei, il suo terzo album solista, di cui in questa sede vi ho parecchio parlato. Anche perché sono l'autore di tutti i testi. Spero di riuscire a essere presente a qualche data, perché in gran parte vanno a sovrapporsi a miei impegni per festival e altre cose di fumetti. Nel caso, magari, farò anch'io qualcosa dal vivo, a fianco di Giorgio.

A proposito, a produrre magistralmente Niente demoni e dei è stato Stefano "Keen" Maggiore, altro grande amico ed eccellente musicista, che mi ha mandato in anteprima il prossimo disco di Immanuel Casto in uscita a giugno, del quale ha composto, come per i precedenti, le musiche. I testi sono così arguti, beffardi e pungenti che rischiano di mettere in ombra tutto il resto. Quando uscirà, prestateci orecchio, perché Stefano ha realizzato uno scintillante compendio di una ventina di anni almeno di musica elettronica, "alta" e "bassa" (virgolette decisamente d'obbligo). Ne riparleremo, comunque. Fine dello spoiler.

È già fuori invece Meme K Ultra, disco nato dalla collaborazione fra i Tre Allegri Ragazzi Morti e i Cor Veleno. Alt rock e rap, dunque, in un crossover inaspettato, sorprendente, ma di grande compattezza e coerenza. Forse anche perché, come in più d'uno abbiamo notato, va a ritrovare radici comuni di una scena indipendente che riusciva a contenere tante cose, nate dalle stesse pulsioni. My generation.

Dal passato, ma ben più remoto, tornano a sorpresa i Bauhaus, con un pezzo intitolato Drink the New Wine che dovrebbe anticipare un album. Ovviamente, quando l'ho saputo, sono caduto dalla sedia. Il problema è che, per quanto mi pesi dirlo, il brano in questione lascia perplessi (eufemismo: mode on). Una lunga nenia, che sbanda a destra e a sinistra, fra dark, psichedelia e, tanto per non cambiare, rimandi a Bowie, ma poi non arriva da nessuna parte. Va però detto che Peter Murphy ha sempre quella voce lì, che inquieta e incanta.

Molto meglio, per concludere, Zeit, nuovo pezzone dei Rammstein. Marziale, solenne e pestone, come sanno fare loro. Nulla che non mi sarei aspettato, ma in fondo è proprio questo il bello.

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