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Errore 404 di Sacha Naspini

Vedila così: arriva uno e ti sdoppia i ricordi. Come ti sentiresti? Sai che la strada A è quella solcata; è lì, indelebile. La B si presenta d’un tratto, sovrapponendosi. Non come un’ipotesi, ma proprio come un vissuto appreso, altrettanto solido, al punto che a forza di pensarci va quasi a scalzare l’altro pensiero.

Esce oggi in libreria il nuovo volume di Sacha Naspini, già autore di Villa del Seminario, Le nostre assenze e molti altri. Edito da E/O, il romanzo Errore 404 ha al centro della narrazione l’idea del multiverso, sulla scia di un filone audiovisivo e letterario che ha visto, fra i maggiori successi del genere, il film premiato agli Oscar Everything Everywhere All At Once.

Errore 404
Errore 404 Di Sacha Naspini;

Andrea Arcadi, fondatore della rivista Voyeur Italia, viene improvvisamente arrestato con l’accusa di aggressione ai danni di un’ex compagna di scuola con cui non aveva contatti da trent’anni. Com’è possibile?

Andrea Arcardi è il fondatore della rivista Voyeur Italia e conduce una vita perfetta, curata fino al minimo dettaglio: una moglie che ama tantissimo, Sara, il figlio Michele che considera la luce dei suoi occhi. Ma un giorno la vita di Arcadi prende una piega inaspettata, una discesa verso l’irreversibile. Viene arrestato per avere aggredito una compagna di classe che non vedeva dai tempi della scuola, trent’anni prima.

Così Arcadi ci trascina a ritroso – e poi avanti, e di nuovo indietro – nella narrazione della sua esistenza. Gli inquirenti lo incalzano, lo mettono alle strette. Vogliono sapere perché, come, quando. Ma le risposte di Arcadi sono evasive, enigmatiche, quasi comiche. Nessuno comprende ciò che sta dicendo e nessuno sembra interessato a capire.

Uno psicopatico affetto da allucinazioni, o un lucido molestatore che tenta in tutti i modi di salvarsi?

Andrea comincia così il suo racconto a ritroso nel tempo, con un unico minimo comune denominatore a scandire le tappe della sua esistenza: il cibo. Di ogni tipo, sapore e consistenza. Il cibo è stato per Andrea Arcadi, sempre, motivo di sofferenza ed enorme quiete. È così che racconta che il cibo è il mezzo di trasporto, la chiave, la salvezza. Andrea assaggia un cibo e questo lo riporta indietro alla prima volta in cui lo ha assaggiato: il ricordo del passato diventa realtà del presente, così Arcadi può cambiare il suo passato e anche, di conseguenza, il futuro, aprendo una dimensione temporale diversa per ogni variazione che decide di fare, alla continua ricerca della versione migliore della sua vita.

Tutte le immersioni nel passato devono necessariamente essere documentate: così Arcadi comincia a compilare un resoconto dei suoi viaggi, che conserva all’interno del volume La Lunga Marcia. Ma ogni nuova dimensione aperta equivale ad un nuovo rischio in una dimensione conseguente. Così che niente, in realtà, può assicurare a Arcadi la vita perfetta, senza dolori, né morte. E questo ennesimo sconvolgimento lo porterà a dover scegliere di rinunciare a qualcosa, mentre i cibi da assaggiare diventano sempre di meno.

Ti vedi rinascere. Per decenni non hai assaggiato il mondo; ci provi e questo si spalanca (…) vieni da un’altra strada. Non è più una questione di fulmini che ti scaraventano nel passato: tocchi tasti inaspettati, allinei vettori con ciò che si tirano dietro.

Quella di Naspini è una scrittura lucida, incalzante, irriverente. Un resoconto deliverante – o forse no – in cui ci sentiamo immersi, catturati. Così tanto da andare a documentarsi sul significato dei multiversi e pensare: quel ricordo, quella sensazione di già vissuto, di conosciuto, quell’oggetto sfiorato una volta, il cibo assaggiato una notte precisa: sono davvero ricordi o echi di una dimensione diversa – altrache ci richiama indietro?

Ma per quanti universi ci sono, per quante possibili variazioni della strada maestra e possibilità infinite di vita, c'è una cosa sola che resta, immutata, cristallizzata nella rete delle connessioni: l'amore. Quello che Arcadi prova per Sara, e quello che Sara prova per lui, sebbene lo spaziotempo le abbia annebbiato i ricordi. Così Errore 404 diventa un metaromanzo che parla di se stesso, un volume che si compone mentre lo si legge, una pagina che si riempie con le mille possibilità che la vita ci può dare, meno una.

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Conosci l'autore

Sacha Naspini è un autore italiano. Considerato una delle migliori voci della narrativa italiana, è autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo I sassi (Ass. Culturale Il Foglio, 2007), Cento per cento (Perdisa Pop, 2011), Il gran diavolo (Rizzoli, 2014) e, con E/O, Le Case del malcontento (2018) con cui ha vinto il Premio Città di Lugnano, il Premio Città di Cave, ed è stato finalista al Premio Città di Rieti; Ossigeno (2019 – Premio Pinocchio Sherlock, Città di Collodi), I Cariolanti (2020), Nives (2020), La voce di Robert Wright (2021), Le nostre assenze (2022) e Villa del seminario (2023), libro presentato da Paolo Petroni nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2023. Nel 2024 esce Errore 404 (E/O).

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