Saverio Raimondo consiglia Philip Roth. La biografia di Blake Bailey

Inizia così Saverio Raimondo, al termine della nostra videointervista (uno scambio divertente e sagace, non perdetevelo), il suo consiglio per noi. Philip Roth. La biografia scritto da Blake Bailey.

Fu lo stesso Philip Roth a scegliere Bailey. La genesi di questo volume non è lineare e inizia nel 2012, dieci anni fa. Il lavoro dietro al libro che solamente ora possiamo stringere tra le mani termina poco dopo la morte del protagonista. 

Ma di cosa parla Philip Roth. La biografia? Della vita dello scrittore, certo. I suoi amori, la sua letteratura, le sue opere, la sua scrittura. E lo fa in un modo molto particolare.

Roth chiese a Bailey di non essere "riabilitato" di fronte a critiche di ogni genere, ma di essere reso interessante dalla sua penna. Spesso descritto come uno spietato misogino, il Grande Scrittore Americano per eccellenza emerge dalle pagine della sua biografia attraverso un ritratto vivido, esaustivo e composito. 

L'opera, sebbene definita da molti un capolavoro narrativo, è entrata in una tempesta impetuosa subito dopo la sua pubblicazione. Tempesta che si è abbattuta più sul suo autore che su se stessa. Sembra quasi che le critiche dalle quali Roth aveva chiesto di non essere riabilitato, si siano riversate su Bailey. 

Eppure, nonostante le critiche, la biografia fra trasparire anni di lavoro, centinaia di ore di interviste e chilometri di lettere, appunti, diari. L'intera vivacità, curiosità e intelligenza di Roth emergono dalle pagine del libro senza mai scadere nell'agiografia. 

Interessante, così ne esce Roth da queste pagine scritte con cura. La sua esistenza quotidiana dedicata alla letteratura, tra letture, scritture, insegnamenti e critiche. La sua esistenza dedicata alle donne, tra matrimoni e amanti clandestine. 

Ma da questa biografia emerge soprattutto una cosa: quella caratteristica della narrativa rothiana che è lo spericolato e spassoso gioco tra la vita e l'invenzione.