Il verso giusto

Miracolo di Seamus Heaney

Illustrazione di Ella Prodi, 2023, studentessa del Liceo artistico Volta di Pavia.

Illustrazione di Ella Prodi, 2023, studentessa del Liceo artistico Volta di Pavia.

Miracolo 

Non quello che prende su il letto e cammina
ma quelli che lo conoscono da sempre
e lo trasportano dentro –

le spalle intorpidite, il dolore e la curvatura radicati
nella schiena, le maniglie della barella
scivolose di sudore. E nessun rallentamento

sino a quando non è legato stretto, inclinato
e levato verso il tetto di tegole, poi abbassato per la guarigione.
Sii consapevole di loro lì in attesa

che l’ustione delle corde filate si raffreddi,
che leggera ebbrezza e incredulità in loro
cessino, quelli che lo conoscevano da sempre.


(Da Seamus Heaney, Poesie, a cura di Marco Sonzogni, traduzioni di Massimo Bacigalupo, Luca Guerneri, Gabriella Morisco, Roberto Mussapi, Anthony Oldcorn, Francesca Romana Paci, Gilberto Sacerdoti, Marco Sonzogni, Mondadori, Milano 2023)

Nato nell’Irlanda del Nord, nella contea di Derry, nel 1939, Seamus Heaney ha fatto in modo di ancorare la tradizione poetica occidentale alla sua terra. Da poeta, infatti, egli ha immaginato l’epica virgiliana e il poema salutare di Dante a due passi da casa propria, nella stessa storia familiare e civile da cui proviene. Un poeta è sempre convinto che ciò che è narrato nei grandi libri sia anche parte del suo retroterra, perché la poesia è uno strumento di conoscenza e dice la verità, anche quando sembra parlare di cose lontane. Non c’è niente, cioè, che non riguardi l’atto di scrivere poesia, tutto ci finisce dentro, dall’evocazione di una lunga trafila di cultura e sapienza a ciò che accade a due passi da casa nostra, nella sua concretezza.

Poesie. Testo inglese a fronte
Poesie. Testo inglese a fronte Di Seamus Heaney;

Il Meridiano riunisce due corpose antologie d'autore: la prima è relativa agli anni 1966-1987, mentre la seconda è stata approntata dal poeta appositamente per il Meridiano e pubblicata postuma da Faber nel 2014. Sono dunque presentate senza soluzione di continuità tutte le poesie scelte da Heaney come pietre miliari del suo cammino poetico

Catena umana
Catena umana Di Seamus Heaney;

"Catena umana" è come il racconto lirico di un viaggio essenziale, condotto con poetica saggezza in un confronto con le cose più decisive, le cose ultime. Un libro animato internamente da un'urgenza estrema, quanto mai vivida, perché arrivata a intaccare il corpo fino a ottunderlo.

Ecco il segreto della poesia di Heaney: parlare di cose domestiche e note, ma come se venissero da una lontananza rivelatrice e insieme parlare di cose lontane e profonde come se facessero parte della quotidianità. Insomma, si tratta di abbattere gli steccati, le separazioni precostituite. È il caso del testo intitolato Miracolo (compreso nella raccolta Catena umana, del 2010, trad. di Luca Guerneri), che si ispira in modo diretto a un episodio evangelico, narrato nei tre vangeli sinottici (Matteo, 9, 1-8; Marco, 2, 1-12; Luca, 5, 17-26): alcuni uomini, mentre Gesù ammaestra la folla accalcata in una casa, calano dalla sommità dell’abitazione un paralitico con il suo lettuccio. Allora, scandalizzando i farisei presenti con il rimettergli i peccati, Gesù lo guarisce ed egli se ne va sulle proprie gambe.

Heaney (Premio Nobel per la letteratura nel 1995, morto nel 2013) è lettore attento del passo evangelico: già in una poesia di diversi anni prima, intitolata Il lucernario, e compresa in Vedere le cose, 1991, il poeta vi aveva fatto riferimento: «Per giorni mi sentii un abitante / di quella casa in cui il paralitico / venne calato giù dal tetto, si ebbe / il perdono dei peccati e guarito / prese il suo letto e se ne andò da solo» (trad. di Gilberto Sacerdoti).

Ma come ci racconta, nella poesia intitolata Miracolo, quell’evento racconta non tanto il miracolo in sé, quanto la preparazione di esso, l’attesa che esso possa avvenire, la fiducia con cui coloro che conoscevano la condizione dell’uomo malato decidono di condurlo davanti a Gesù. È il loro agire per il miracolo, il loro esporre il corpo offeso del paralitico alla fonte della guarigione quello che interessa Heaney e la catena di gesti umani che prepara e rende possibile il miracolo stesso, con una decisione ed esattezza che si risolvono nella potenza dell’atto soprannaturale. Il guarito è in secondo piano, al centro ci sono quelli che agiscono perché lui possa guarire: «Sii consapevole di loro […]» («Be mindful of them […]»). Quegli uomini conoscono da sempre il male del paralitico, eppure non dubitano. Spezzano l’abitudine, creano la possibilità del nuovo, che infatti irrompe davanti ai loro occhi. Così forse è anche per la poesia, per la sua scrittura: pazienza, preparazione, lavoro, confidenza, in attesa che la parola iniziale che deve arrivare arrivi.

Libri di Seamus Heaney

Poesie

Di Seamus Heaney | Mondadori, 2023

Speranza e storia. Le quattro versioni sofoclee

Di Seamus Heaney | Il Convivio, 2022

Una porta sul buio. Testo irlandese a fronte

Di Seamus Heaney | Guanda, 2021

Field work-Lavoro sul campo

Di Seamus Heaney | Biblion, 2020

Eneide, libro VI

Di Seamus Heaney | Il Ponte del Sale, 2018

Morte di un naturalista

Di Seamus Heaney | Mondadori, 2014

Virgilio nella Bann valley

Di Seamus Heaney | Tre Lune, 2013

Catena umana

Di Seamus Heaney | Mondadori, 2011

Scopri altri poeti

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Conosci l'autore

Seamus Heaney è stato un poeta irlandese. Nel 1971 ha lasciato l’Ulster per la repubblica di Irlanda. Docente di retorica e oratoria ad Harvard e a Oxford, ha ricevuto nel 1989 il titolo di poeta laureato. La sua prima produzione poetica (Morte di un naturalista, Death of a Naturalist, 1966), si rifà alla tradizione e all’ambiente della sua infanzia. L’inverno (Wintering Out, 1972, nt) e North (North, 1975) testimoniano una complessa riflessione politica e una forte concentrazione sulle implicazioni storiche e simboliche della lingua. Tra le opere successive: Station island (1984), Vedere cose (Seeing things, 1991), Electric light (2001) e Distretto e cerchio (District and circle, 2006, nt). Premio Nobel nel 1995, H. è anche autore di saggi di critica letteraria (Attenzioni, Preoccupations, 1980).

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente