Segnali di fumetto

David Rubin: quel fuoco che ci illumina e ci brucia

LE COPIE DEL LIBRO
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Il fuoco
Il fuoco Di David Rubín;

Dall'autore di Beowulf, un graphic novel potente, distopico e emozionante. Una riflessione sul tempo e il senso della vita tra fantascienza, fantasy e dramma.

David Rubin è una rockstar. 
Quando sottolinea con gesti decisi quel che sta dicendo, è difficile non notare gli anelli che ornano le sue mani.
Un anello, in particolare, sembra gettare un ponte verso altre mani d'artista. È un teschio, identico a quello che sta sull'anulare della mano destra di Keith Richards.
Per il chitarrista dei Rolling Stones, il significato evocato da quell'anello si riassume nel motto sapienziale "Conosci te stesso" e certamente, con una vita di stravizi come quella vissuta dall'autore di tanti riff memorabili, il monito non suona a sproposito. 
Non sappiamo se anche Rubin corra pericolosamente sull'orlo dell'abisso, mentre dà vita alle sue storie bellissime.
Ma certo qualche riflessione sul legame esistente fra limiti e potenzialità, sul vizio come rovescio della medaglia di ogni possibile virtù, deve averla fatta anche lui, se è vero che Il fuoco è un graphic novel che esattamente su questa ambiguità fonda la sua efficacia. 

Il fuoco ha rinfocolato le sue stesse braci per dieci lunghi anni.
Nelle intenzioni dell'autore, il fumetto del quale oggi parliamo con Rubin (e che Tunué ha mandato da poco in libreria) avrebbe dovuto seguire a breve giro L'eroe, graphic novel in due parti che ha lanciato nell'Olimpo del fumetto d'autore europeo il nostro ospite. 
Poi sono successe tante cose - alcune belle, altre meno - e il progetto è stato rimandato, assumendo però nel contempo nuovi significati, e caricandosi di una nuova sensibilità. 
Oggi che abbiamo fra le mani il risultato, possiamo dirlo: Il fuoco è un grande fumetto
Nella storia di Alexander Yorba, architetto di fama planetaria che è chiamato - nientemeno! - a salvare il mondo da un'apocalisse imminente, ci sono temi che muovono domande sull'epoca in cui viviamo, ma anche sui narcisisti nei quali la nostra società ci sta trasformando. 

Yorba ha tutti i pregi e tutti i difetti della società contemporanea: è brillante, ha talento, ma è anche bugiardo ed egocentrico

David Rubin

La vita di Yorba sembra sfaldarsi con la stessa facilità e inesorabilità con la quale le sue sofisticate stampanti 3D riescono a generare cose, case e perfino umanoidi.
Ma la sua catarsi e la sua redenzione sono forse sogni troppo grandi anche per lui: Yorba ha mentito a sé stesso e ai suoi cari così tanto e così a lungo, che è impossibile distinguere quel che in lui è rimasto di buono dall'immagine di sé che ha voluto proiettare. Come finirà? 
In un viaggio emozionante, sul filo di un countdown inesorabile, Rubin ci porta per mano, tavola dopo tavola, a scoprire grandezze e miserie di un carattere che somiglia molto all'epoca in cui viviamo. 
Non c'è giudizio morale, però: come in un thriller scandito da un incedere drammatico e potente, David Rubin lascia che a parlare siano linee, colori ed emozioni
E noi ci mettiamo in poltrona, con una copia de Il fuoco ad illuminarci la coscienza e a farci riflettere anche su di noi. 
Sullo sfondo, da un vecchio giradischi, sta suonando un vecchio blues degli Stones: "Don't you play with me baby, 'cause you're playin' with fire"...

Buona lettura, e buona visione!

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Conosci l'autore

Da sempre attratto dal disegno, Rubìn racconta di aver cercato di sedurre una sua coetanea con un fumetto, quando era bambino. A Ourense, sua città natale, frequenta la scuola di design grafico diretta da Antonio Faìlde, e presto comincia a lavorare come fumettista, animatore ed illustratore. Nel 2006 vince il primo Premio come miglior fumetto al Salone internazionale del fumetto di Barcellona con la storia Dove nessuno può arrivare (miglior autore rivelazione). La sala da tè dell'orso malese gli vale quattro nomination ai premi della 25ª edizione del Salone del Fumetto di Barcellona: "Miglior opera nazionale", "Miglior sceneggiatura", "Miglior disegno" e "Autore rivelazione". Rubìn vincerà poi il premio in quest'ultima categoria. Il graphic novel è stato vincitore anche dei Premi della Critica 2007 nella categoria "Miglior opera dell'anno" e ha permesso all'autore di concorrere in qualità di finalista alla Prima edizione del Premio Nazionale di Fumetto. Membro fondatore e disegnatore attivo del collettivo di autori di fumetto "Polaqia", oggi Rubín alterna il suo lavoro di fumettista e illustratore a quello di regista di cinema di animazione per la casa di produzione Dygra Films, per la quale ha codiretto, insieme a Juan C. Pena, il lungometraggio di animazione 3D Spirito del Bosco e sta preparando il suo secondo lungometraggio: Holy Night!?. Ultima pubblicazione italiana (presso le edizioni Tunué) è il primo dei due volumi di cui si compone L'eroe, rivisitazione in chiave pop e postmoderna del mito di Eracle. Biografia tratta dalla pagina Wikipedia dedicata all'autore.

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