Alice davanti a sé ha una strada tutta da costruire: è alla fine del suo dottorato, ha trascorso due anni in America insieme a Claudio... Rientrati a Roma sono pronti a lasciarsi travolgere da nuove indagini. E da un futuro da immaginare
Alessia Gazzola parla di Alice Allevi con l’affettuosa familiarità con cui si parla di un’amica.
Un'amica di vecchia data, in questo caso: sono ormai più di dieci anni che le avventure della specializzanda in medicina più amata d'Italia tengono compagnia a migliaia di lettori.
Tradotta in sette paesi e trasposta in una fortunatissima serie televisiva RAI con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale, la saga de L'allieva ha saputo trovare il giusto equilibrio fra chick-lit e detective stories, romanticismo e mistero, zucchero e formaldeide.
Ma il vero punto di forza dei libri di Alessia Gazzola non è tanto la storia, quanto più la sua irresistibile protagonista. Perché Alice Allevi è una di noi: imbranata, imperfetta, perennemente oggetto delle angherie del capo (la temibile Wallie) e perdutamente innamorata di un uomo cinico e anaffettivo (il mitico Claudio Conforti, che di gentile ha soltanto il nome).
Medico legale per scelta ma detective improvvisata per passione, Alice finisce per trovarsi invischiata in misteri più grandi di lei, ma sa sempre tirarsene fuori con ironia e intelligenza.
In questa nuova avventura, La ragazza del collegio, ormai la decima della saga, la troviamo a Washington, dove lei e Claudio si sono ormai trasferiti. La vita nella capitale romana sembra un ricordo lontano, ma un'improvvisa telefonata da un fantasma del passato le insinuerà il tarlo del dubbio...
Torna Alice Allevi in tutta la sua splendida e perfetta imperfezione. Torna Claudio Conforti, per tutti e tutte ormai solo «CC»: mente brillante, parlantina spesso caustica, cuore solo all'apparenza ruvido. Torna il cast di comprimari che per dieci anni esatti ha entusiasmato lettrici e lettori, facendo innamorare, sorridere, disperare e a volte perfino arrabbiare.
L'intervista
Buongiorno, Alessia Gazzola!
A dieci anni dalla sua prima apparizione, cosa si agita ora nel cuore di Alice Allevi?
Davanti a sé adesso ha una strada tutta quanta da costruire e nuove pagine da scrivere: è alla fine del suo dottorato e ha trascorso due anni in America insieme a Claudio. Rientrati a Roma sono pronti a lasciarsi travolgere da nuove indagini, oltre che da un futuro da immaginare e da reinventare, come tutte le persone che tornano dopo essere state per molto tempo lontane. Alice è alla fine di un percorso accademico, per cui dovrà adesso davvero capire cosa vuole fare, anche perché lei è sempre stata a metà tra la medicina legale e la carriera da detective amatoriale. Forse adesso è il momento di chiedersi se vuole entrare in polizia.
La ragazza del collegio è un libro in cui c'è tanta carne al fuoco.
Nel capitolo appena precedente, Il ladro gentiluomo, si era affrontato un tema importante: una maternità vista e mancata. Che cosa ha lasciato in Alice?
Questo libro riparte due anni dopo rispetto ai fatti de Il ladro gentiluomo: al lettore non ho neanche raccontato in che modo Claudio e Alice hanno elaborato quella vicenda. In questo romanzo la questione andava esplorata, narrativamente parlando. L'interruzione di una gravidanza è sempre una vicenda che impatta sulla coppia, anche perché poi ha generato in Alice e Claudio il desiderio - che poi non si è esaudito - di diventare genitori. Questo è un po' al centro di tutto il racconto de La ragazza del collegio: c'è una sorta di riverbero tra questo desiderio e la vicenda di cui si stanno occupando in qualità di medici legali.
La vicenda vede infatti protagonista un bambino che è stato trovato abbandonato per le strade di Roma: in qualità di medici legali Alice e Claudio devono stabilire quanti mesi abbia questo bambino e devono capire se è in salute o se ha subito delle violenze. Interessarsi a lui fa parte di un processo emotivo, perché la coppia inizia a vederlo come il bambino che non ha. Il desiderio di un figlio è al centro non solo della vita privata di Alice, ma entra anche a far parte dell'indagine.
Eppure in epigrafe tu citi a Robert McLiam Wilson con il suo bellissimo Eureka street: "tutte le storie sono storie d'amore". Ci credi veramente?
Purtroppo a volte anche le storie più cupe partono da una storia d'amore, per poi transitare nell'esatto opposto dell'amore, diventando odio. Ho voluto rubare questo incipit perché trovo che racchiuda il senso di questa storia: anche il centro dell'indagine, la detective story... alla fine è sempre una storia d'amore.
Alice arriva in libreria per la prima volta il 27 gennaio 2011: avresti mai immaginato il successo della saga?
Di quei giorni ho davvero tanti ricordi: ero uno stato di confusione e di eccitazione... e di paura, devo essere onesta!
Nessuno aveva mai letto L'allieva, neanche i miei familiari. Ho provato davvero un fortissimo senso di esposizione. E mi dicevo: "Del resto lo hai cercato tu, hai provato tu a pubblicare il libro, quindi se non ti andava dovevi pensarci prima". Però provavo anche una forte eccitazione all'idea di essere diventata una scrittrice, anche perché cominciavano ad arrivare dei riscontri da parte dei lettori... è stato tutto una scoperta.
Ovviamente navigavo anche un po' a vista, perché non mi ero fatta delle idee precise su cosa poi sarebbe successo dopo: i libri sono stati molto amati e c'è stato un ottimo riscontro, a cui ha poi seguito anche la serie tv... francamente aspettarsi tutto questo dieci anni fa sarebbe stato pretenzioso.
Adesso non so cosa aspettarmi per i prossimi dieci. Spero di essere ancora piena di idee e di entusiasmo nei confronti della scrittura. E soprattutto spero che ci siano ancora lettrici e lettori disposti ad aspettarmi e a leggermi.
... e non abbiamo dubbi che sarà così.
Grazie mille, Alessia Gazzola, e al prossimo libro!
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