Diario di bordo

Scivolò nel fiume a primavera

© Flickr - Antonio Marín Segovia

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Lunedì 13 marzo 2023

In Gran Bretagna questa non se l’aspettavano.
Gary Lineker, l’ex capitano della Nazionale di calcio e oggi commentatore sportivo per la BBC, l’altro giorno ha commentato (su Twitter, non durante il suo programma) la recente legge sulla deportazione degli immigrati clandestini promossa dal primo ministro Rishi Sunak, dove si parla di destinazione Rwanda e di voli speciali. Lineker ha twittato sulla “smisurata crudeltà” del governo conservatore, e di un linguaggio che ricorda quello nazista degli anni Trenta.
La BBC, che pure ha fama di essere liberale, l’ha prontamente sospeso, mettendosi lei stessa seriamente nei guai.
E infatti i colleghi di Lineker che partecipano al suo show hanno solidarizzato con lui e “The match of the day” non è andato in onda.
Il dibattito pubblico non si placherà facilmente: sul tema, gli inglesi sono molto sensibili, anche perché non hanno proprio la coscienza a posto: simpatie per Hitler erano purtroppo di casa a Buckingham Palace e a Downing Street; d’altronde il governo inglese non ebbe certo una politica di accoglienza nei confronti degli ebrei che cercavano di fuggire dai nazi. E che adesso, dopo il principe Harry e la serie televisiva “The Crown”, arrivi anche un calciatore a ricordarglielo, ha fatto saltare i nervi persino ai piani alti della BBC. Proprio adesso che l’incoronazione di Carlo si avvicina!

Noi non abbiamo problemi simili, per fortuna.
L’Italia, già paese coloniale e di migranti, paese insieme cattolico e tollerante, autoritario e razzista, sbriga la matassa del realismo e della crudeltà, sfoggiando senza vergogna personaggi come lo sgranocchiatore di rosari Salvini, il "questurino" Piantedosi, la mujer cristiana Giorgia
Tutto il loro comportamento negli scurissimi giorni di Cutro resterà per molto tempo nella memoria; incompetenza, leggerezza, “disumanità” (la parola nuova che si sta imponendo) sembrano diventare i punti di forza del governo italiano, non lontani dalla “smisurata crudeltà” del governo inglese.
Ma a questo – l’ha fatto notare Stefano Cappellini su la Repubblica – si aggiungono la farsa e la vergogna. Nessuno avrebbe mai potuto pensare di poter vedere Meloni e Salvini abbracciati fare il karaoke sulle note di Fabrizio De André, che raccontò la storia vera di Marinella.
Che poi era una ragazza morta affogata.   

Libri per approfondire

Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Politica, sport, globalizzazione

Di Riccardo BrizziNicola Sbetti | Mondadori Education, 2018

Il gossip al potere. Il politico celebrità nell'era della politica pop

Di Marco MazzoniAntonio Ciaglia | Apogeo Education, 2015

Canzoni politiche

Di Michele Serra | Feltrinelli, 2000

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