Giovedì 25 maggio 2023
Eh no, eh? Davvero! Questa storia, l’onorevole Chiara Colosimo ce la deve proprio spiegare!
Dico sul serio, perché è una questione seria.
Nessuno si deve permettere di dubitare della sua buona fede e della sua competenza per guidare la Commissione Parlamentare Antimafia; ci mancherebbe.
Essere amica o simpatizzante di un boss dell’eversione nera condannato per la strage di Bologna, non è certo un reato. Ci mancherebbe!
Essere una simpatizzante dell’ideologia nazista del capo delle “croci di ferro” Cornelius Zelea Codreanu, massacratore di ebrei romeni nei bei tempi hitleriani, non è – ci mancherebbe! – motivo di biasimo: per fortuna siamo un paese libero.
Ma ieri è stato ventilato un sospetto su cui è necessario fare chiarezza, perché la questione è molto più importante.
Davvero la presidente Chiara Colosimo è rimasta impigliata nella storia del finto matrimonio di Pamela Prati con l’inesistente Mark Caltagirone?
Riassumo velocemente.
Un giorno del 2018, in era pre-covid, la showgirl Pamela Prati, star del “Bagaglino” dalla lunga carriera, annunciò nel salotto di Barbara D’Urso che sarebbe convolata a nozze con Mark Caltagirone, importante uomo d’affari con cui aveva in corso una serissima storia d’amore.
La notizia, converrete, non era da poco; ma chi era Mark Caltagirone? Che cosa faceva? Che faccia aveva?
La showgirl era rimasta sul vago e quindi era partita la caccia al promesso sposo.
Diventò un tormentone televisivo, gestito dalle due agenti della Prati, Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, che si guadagnarono ospitate televisive promettendo scoop.
Andò avanti così per mesi, fino a quando si scoprì che Mark Caltagirone semplicemente non esisteva e che le due agenti avevano montato tutta la storia a fini di lucro.
Ci furono pianti in diretta, accuse incrociate, rivelazioni sul prezzario delle trasmissioni televisive. Le tre donne si accusarono a vicenda di essersi inventato tutto, di gestire fake news e falsi matrimoni combinati su Facebook e, a un certo punto, una di loro se ne venne fuori con la storia che un’onorevole di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, aveva conosciuto sulla pagina Facebook della Perricciolo "un tale Dany” che le aveva sottratto 1600 euro. Scontenta dell'accaduto, la Colosimo aveva fatto un esposto contro la Perricciolo e la Michelazzo.
È vero? Urge una spiegazione, presidente! Chi è Dany? Ha ricevuto indietro i suoi soldi, Colosimo?
Cosa Nostra può aspettare, e così la ‘ndrangheta. Ma questo caso necessita una convocazione urgente della Commissione, perbacco!
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