Diario di bordo

La congiura e il bivacco

Venerdì 14 ottobre

Ci vorrà molto tempo per digerire quello che è successo ieri al Senato della Repubblica Italiana.
Per il clima malsano di congiura, per gli anniversari evocati e inconsciamente temuti: dalla marcia su Roma, al delitto Matteotti, alle leggi razziali… e per un certo vento di vendette impotenti, di languore e di decomposizione fisica che hanno accompagnato l’elezione di Ignazio Benito Maria La Russa alla seconda carica dello Stato.

A che cosa somigliava, la farsa che stavamo vivendo?

Forse a questo altro fatto storico, che così viene narrato su Wikipedia:

“Il 16 novembre 1922, Mussolini si recò alla Camera dei deputati per presentare la lista dei suoi ministri, la quale annoverava solo tre personalità fasciste: Alberto De Stefani alle finanze, Giovanni Giuriati alle Terre Liberate e Aldo Oviglio alla giustizia. Il capo del Governo decise inoltre di tenere nelle sue mani le cariche di ministro dell’Interno e Ministro degli Esteri. In questa occasione pronunciò il "discorso del bivacco", così definito a causa del seguente celebre passo:

«Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli:
potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.
Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.»

Vedremo come andrà a finire stavolta.



Potrebbero interessarti anche

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente