Diario di bordo

Le rovine della civiltà trumpiana

Diario di bordo

Una su mille ce la fa! Una notizia al giorno - una sola, scelta con cura - per capire che aria tira e guardare al mondo con consapevolezza. E, a volte, un sorriso

Enrico Deaglio

Torinese del 1947. Da sempre in mezzo a giornali e libri, continua a tenere un diario dell’Italia che ci passa davanti. Avendo vissuto dieci anni in America, racconterà un po’ anche quella

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Giovedì 10 novembre

Dal nostro inviato a San Francisco, Enrico Deaglio

Perché Trump ha perso? Perché Putin si ritira da Kherson? Sono le grandi domande della fine del 2022; segnalano forse la definizione di un’epoca?

Vista dalla California – dove proprio ieri, con l’annuncio di licenziamenti in massa da Facebook si è ufficializzata anche la fine della supremazia “morale” della Silicon Valley – l’alba di un possibile nuovo mondo è ancora incerta, ma comincia ad essere tiepida.

Con le elezioni di Midterm (i risultati finali si sapranno tra un mese, ma il loro senso è stato chiaro) finiscono tante cose; le elezioni hanno sancito il declino del “cospirazionismo”, dell’intossicazione via social media, del sadismo istituzionalizzato.

Non era una cosa da poco, e viaggiava su una montagna di denaro. Era un assetto corposo di promesse, rivolto ai maschi bianchi: potrete usare delle vostre donne a piacimento, potrete liberarvi dai negri, dai messicani, dagli ebrei e degli omosessuali che vi hanno sempre dato fastidio, questo il programma di Trump. Putin vi aggiungeva la promessa del bottino ucraino: i loro gioielli, i loro frigoriferi, e l’uso delle loro donne.

Piace pensare che tutti questi progetti stiano subendo grandi ostacoli e non possano avanzare nell’acquiescenza. Trump, che voleva che le donne fossero punite se rifiutavano una gravidanza, l’ha ottenuto, addirittura da una Corte Suprema che lui stesso aveva nominato, ma si è trovato davanti il muro delle donne americane. Putin si è trovato addirittura contro i suoi generali, in difficoltà di fronte all’ecatombe dei “loro” soldati.

I due stanno perdendo, il loro fantasioso mondo, costruito come quello dei fumetti o del cinema, o del “metaverso” sta andando in rovina. Chissà che cosa lo sostituirà.