Venerdì 29 luglio
Care lettrici e cari lettori, Diario di bordo si prende una vacanza, per le ferie di agosto.
Un po’ ne ha bisogno; un po’, però, è un peccato, perché l’agosto 2022 si preannuncia memorabile.
Pensate, infatti, a quante cose possono succedere: può essere l’ultimo mese dell’Italia come la conoscevamo; un paese che evidentemente sta troppo bene, se si permette il lusso di liquidare il banchiere senza cuore per applaudire la mitica Giorgia Meloni pronta a celebrare il centenario della marcia su Roma; sarà il mese in cui si decidono le sorti della guerra in Europa, con Zelensky che organizza la controffensiva e disperatamente chiede di non fargli mancare armi e munizioni (... a proposito, spero che anche noi gliele stiamo mandando e che non facciamo gli gnorri); in America ci si aspetta che Donald Trump sia incriminato o che annunci la sua candidatura a presidente per il 2024, o forse tutte due le cose insieme.
E poi: chissà se Putin sarà ancora tra noi, se i nostri ghiacciai resisteranno, se ci sarà la recessione in Italia con le prime centomila lettere di licenziamento…
E infine la campagna elettorale, che è sempre una scommessa. Prenderanno un caffè insieme Renzi, Calenda e Fratoianni? Scenderanno in campo Michele Santoro e il professor Orsini? Matteo Salvini è ormai una spia del Cremlino che ha fatto il suo tempo? Berlusconi riuscirà a tenere in vita il suo partito che si sta sciogliendo? Leggo ora che promette mille euro a tutte le mamme e le nonne, dentiere gratis per gli anziani, un milione di alberi nelle città; e ho visto anche che è molto duro verso i suoi che lo hanno lasciato. “Farete la fine di Sandro Bondi!”, ha sibilato. Il problema è che nessuno si ricorda più chi fosse Sandro Bondi e soprattutto che fine ha fatto. Insomma, sarà un’estate calda. Godiamocela, non si sa mai.
Un libro da consigliare: Barbara Tuchman, I cannoni di agosto (anche se oggi è difficilmente reperibile, purtroppo).
La famosa storica americana lo pubblicò nel 1962, quando il mondo si trovava sull’orlo della guerra per la crisi dei missili a Cuba, Narra dell’inizio della prima guerra mondiale, del primo mese di guerra nel 1914, con gli eserciti che si muovono e non sanno neanche loro dove andranno a finire… Portatelo sotto l’ombrellone, se ne trovate una copia: è molto adatto ai nostri tempi e vi farà anche sorridere…
Ci vediamo presto.
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