Arrivi e partenze

Essere Jamaica Kincaid 

Pensare di poter fallire in qualcosa non mi ha mai trattenuto dal farlo. Mi sono lanciata e sono diventata una scrittrice di successo. Non nel senso della persona che ora sta seduta davanti a voi, "scrittrice di successo": ma nel senso che sono riuscita a scrivere.

Jamaica Kincaid

Quando era una bimba, Elaine Cynthia Potter ignorava che si potesse avere la luce anche dopo il tramonto.  
Le sue giornate, in una piccola città di una piccola isola nella piccola repubblica dominicana, erano scandite dai ritmi della natura. Fiori, piante e animali la circondavano e comprendevano interamente, come di lì a qualche anno avrebbero fatto i grattacieli di una grande città. 
Nel mezzo, un'infanzia e un'adolescenza come tante, e perciò uniche.
E poi la scelta di un nuovo nome per sé, come un battesimo per celebrare la nuova nascita di una nuova sé stessa, per affrancarsi da una storia di legami pesanti come catene.
La storia che oggi Elaine Cynthia Potter ci raconta è la storia di com'è diventata Jamaica Kincaid.
La storia di come la consapevolezza del mondo abbia preso forma e spessore in lei attraverso la conquista della lingua che quel mondo poteva raccontare.

Biografia di un vestito
Biografia di un vestito Di Jamaica Kincaid;

«E chi era veramente quella bambina? (Allora non lo chiesi perché allora non sapevo chiedere ma lo chiedo adesso). E chi aveva fatto il suo vestito?».

Un mondo di storie di uomini e donne, bambini e anziani, come gli affluenti di una storia più grande, collettiva, il cui disegno può essere interamente compreso solo prestando attenzione ai dettagli, e cercando di prestare una voce a coloro cui una voce è stata negata.
Sofferenze familiari, distacchi, epifanie e cadute, la natura e la cultura come frutti dei due alberi cresciuti nel giardino dell'Eden: l'albero della vita e l'albero della conoscenza. 
Ma ogni storia di paradisi perduti è soprattutto una storia di conoscenze negate, di violenze e prevaricazioni. Una scrittrice che non intenda la letteratura come un'attività meramente consolatoria o volta all'intrattenimento lo sa bene e - se è onesta come Jamaica Kincaid - attraverso la sua opera può cercare di offrire cura e risarcimento.  

Jamaica Kincaid, nei suoi libri (e anche nell'ultimo, splendido e brevissimo Biografia di un vestito, pubblicato come tutta la sua opera da Adelphi), riesce a riportare sotto lo stesso cielo la biografia della quale è il frutto, riflessioni sulla storia del popolo afroamericano e sul senso profondo della letteratura, considerazioni sul giardinaggio e su quel che comporta il prendersi cura di una pianta, di un essere umano o di una storia.

Buon ascolto a tutti, e buona lettura. 

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Conosci l'autore

Jamaica Kincaid, nata Elaine Cynthia Potter Richardson è una scrittrice antiguo-barbudana con cittadinanza statunitense. Vive con la sua famiglia a North Bennington in Vermont.Nel 1973 ha cambiato il suo nome in Jamaica Kincaid perché la sua famiglia disapprovava il fatto che scrivesse. La sua prima esperienza di scrittura riguarda una serie di articoli per la rivista Ingenue. Ha lavorato per The New Yorker fino al 1995.Il suo romanzo Lucy (1990) è una descrizione immaginaria della sua esperienza di diventare adulta in un paese straniero e continua la narrazione della sua storia personale iniziata col romanzo Annie John (1985, edizione Adelphi 2017). Altri romanzi, quali The Autobiography of My Mother (1996, pubblicato da Adelphi nel 2020 con il titolo Autobiografia di mia madre), esplorano la questione del colonialismo e della rabbia che questo ricordo le provoca.Ha inoltre pubblicato una raccolta di racconti, At the Bottom of the River (1983) ed una di saggi, A Small Place.Il rapporto tra madre e figlia che è uno dei temi fondanti dell’opera di Kincaid, da cui tutto si dipana.«La traiettoria del rapporto tra una figlia e la propria madre è come quella di un pianeta che ruota intorno alle stelle. C’è il giorno, c’è la notte, c’è lo stare in mezzo.»Ha ricevuto una borsa di studio Guggenheim, il Lannan Literary Award for Fiction, il Prix Femina étranger, l'Anisfield-Wolf Book Award, la Clifton Fadiman Medal e, nel 2017, il Dan David Prize for Literature. Nel 2022 ha ricevuto il Premio Hadada da "The Paris Review". È professore di studi africani e afroamericani all'Università di Harvard. Ha inoltre ricevuto una laurea honoris causa in lettere dalla Wesleyan University. La sua saggistica comprende Mio fratello, una cronaca della battaglia del fratello contro l'AIDS, oltre a Un posto piccolo, in Italia tutti pubblicati da Adelphi. Tra i titoli più recenti ricordiamo anche il breve testo Biografia di un vestito (Adelphi 2023).Fonte immagine: edizioni Adelphi

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