Nando dalla Chiesa: la legge, controcorrente

Nando Dalla Chiesa ha scoperto la più folgorante definizione della legalità - materia sulla quale s'interroga da anni, portando in giro per le scuole di tutta Italia la sua testimonianza - attraverso la risposta che uno studente diede alla sua domanda. 
Cos'è l'educazione alla legalità?, chiese ai suoi allievi il Professore.
Francesco alzò la mano e senza esitare rispose: 

"L'educazione alla legalità è educazione al conflitto".

… epifania! saper vivere nella legalità, in una società complessa, implica il saper gestire consapevolmente e con strumenti culturali adeguati il conflitto.

Francesco aveva colto nel segno, e quello scarto dalla "norma" secondo la quale esser cittadini osservanti della legalità significa restare ordinatamente nel perimetro che la legge dispone attorno a noi, senza domandarsene magari la ragione, aveva dato anche a chi stava in cattedra, quel giorno, una prospettiva  nuova attraverso la quale guardare all'intera questione. 
Perché il conflitto è dappertutto, e insegnare ai ragazzi più giovani quanto sia importante osservare e promuovere un sistema di norme comprendendone le ragioni profonde è garanzia che tutti possano esprimere i propri "no" nel modo più giusto.  

Il libro di Nando dalla Chiesa non è solo l'appassionato resoconto di un'attività pedagogica che il sociologo porta avanti da molti anni, con successo, nelle scuole di tutto il Paese. In La legalità è un sentimento il lettore troverà anche una cassetta degli attrezzi alla quale attingere, per aggiornare e rimettere in discussione il proprio essere cittadino. 
Cittadino non solo osservante delle leggi, ma capace di comprendere a fondo - e quindi rispettare - il quadro culturale da cui le leggi scaturiscono e sul quale incidono attraverso il sistema giuridico.

Ecco perché non dovremmo stupirci della gran quantità di pagine che l'autore dedica nel libro ad arte e cultura: perché non c'è forse termometro migliore per far assimilare e rielaborare attraverso punti di vista controcorrente il valore della legalità.
Considero valore, una poesia di Erri de Luca, fornisce a dalla Chiesa uno spunto per passare in rassegna, ad esempio, il modo in cui l'attenzione prestata alle cose che ci circondano, e alle relazioni fra le persone, sia di per sé già un "attivatore" di legalità. 
Se sappiamo cogliere i nessi, cosa che l'arte insegna a fare molto bene, siamo già sulla strada per diventare buoni cittadini. 
Se poi cerchiamo strade nostre per intervenire in tutto ciò che reputiamo ingiusto in tutte le occasioni che il nostro quotidiano ci mette davanti, allora avremo fatto nostro l'insegnamento più prezioso che ci hanno lasciato grandi educatori alla legalità (che ancora non vengono considerati tali, purtroppo) come Danilo Dolci, Don Pino Puglisi, Don Lorenzo Milani e Franco Basaglia. 

Controcorrente, insomma, quando la corrente tira in una direzione sbagliata. Ecco quel che il libro di Nando dalla Chiesa ci invita a considerare. Non è poco.