La Svezia è nera, l’Italia lo sarà?

Giovedì 15 settembre

Prendiamola alla lontana: la prima cosa che oggi mi è venuta in mente sono stati i bellissimi e profetici gialli di Stieg Larsson… Vi ricordate la saga “Millennium”, la ragazza tatuata Lisbeth Salamander, i neonazisti cuore nero pece della pacifica e neutrale Svezia? Erano storie di grande successo, una ventina di anni fa: così realistiche da sembrare impossibili… e invece oggi apprendiamo che un partito di ispirazione nazista ha dominato le elezioni svedesi e costretto la leader socialdemocratica alle dimissioni. Tale Jimmie Akesson – uno che si fa vedere volentieri con la svastica, che vuole cacciare gli immigrati, che si dice sia finanziato da Putin – ha preso il 20 per cento dei voti e sarà determinante per il nuovo governo di centrodestra. Prima a congratularsi con il vincitore? Giorgia Meloni (che è sua socia a Bruxelles) e che si vede tra un mese a Palazzo Chigi. E a quel punto, in Europa ci sarebbero due paesi membri della Nato con la peggiore destra al governo, con la guerra in Ucraina in corso, l’inverno freddo, le sanzioni e l’incubo di Putin….

Alla luce delle carte di Washington, dei risultati elettorali svedesi, degli sviluppi militari in Ucraina, gli ultimi giorni di campagna elettorale italiana saranno davvero roventi: forse non tutto, ma molto può succedere. Tutti aspettano che si alzi il velo (che a dire il vero si è già abbondantemente alzato) e che si inchiodino gli amici di Putin… Sarà solo Salvini, che sembra abbandonato da tutti? Ci si aspetta non solo la sua disfatta elettorale, ma anche l’impossibilità “morale” di far parte di un nuovo governo. Ma, se fosse così, la gioiosa macchina da guerra del centro destra si troverebbe impantanata e senza strategia…

Come avrebbe consigliato la defunta regina Elisabetta: “Keep calm and carry on”.