Diario di bordo

La "sorella" di Giorgia

Martedì 6 settembre

Beh: un colpo di fortuna come questo, Giorgia Meloni davvero non se lo sognava. Sua "sorella" è diventata il primo ministro inglese! E ad ottobre, quando Giorgia sarà il primo premier donna italiano, potrà andare a prendere il tè al numero 10 di Downing Street e discutere con Ms. Liz Truss le sorti dell’Europa, della guerra, della tradizione, dell’occidente.

Come sapete, una tale Liz Truss è stata scelta (di misura) da un’assemblea ristretta del glorioso partito conservatore inglese come leader del partito, al posto del dimissionario Boris Johnson, sommerso dagli scandali. L’altro contendente si chiama(va) Rishi Sunak, già ministro del Tesoro, preparato e competente, però con un vero handicap: è indiano. E i conservatori inglesi hanno votato la Brexit per orgoglio imperialista, non certo per trovarsi un indiano come premier. Così ha vinto la Liz Truss, di cui è difficile trovare delle doti politiche; è una sgomitatrice sociale, mediocre in tutto e neanche particolarmente cinica. Ma i Tories sono stati solleticati dal fatto che la sua ricetta sia tagliare le tasse ai ricchi e il suo modello sia Margaret Thatcher, la donna che stangò i sindacati e fece morire di fame in galera dieci indipendentisti irlandesi.

Nessuno però – davvero, nessuno -  prevede un futuro per Liz Truss, perché nell’Inghilterra di oggi, di tutto c’è bisogno tranne che di una nuova Thatcher. Il paese sta sprofondando nell’abisso, l’inflazione arriverà al 20 per cento, la bolletta della luce triplicherà per tutti, 6 milioni di mutuati aspettano da mesi una visita specialistica, aeroporti, treni, raccolta rifiuti, ospedali sono bloccati dagli scioperi  che dilagano e forse preparano uno sciopero generale, come l’Inghilterra non vedeva dal secolo scorso. Tra l’altro, se si votasse oggi, il partito laburista (o meglio, il fantasma di quello che era il glorioso partito laburista inglese) vincerebbe comunque a valanga.

Però, i conservatori inglesi l’hanno votata e quindi adesso tocca a Liz Truss. Così come la destra italiana ha scelto di affidarsi a Georgia Meloni. Auguri alle due signore.

 

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