Io voto Ilaria Capua

Martedì 25 gennaio

Le votazioni per il Presidente sono sempre belle; le fumate nere, i trucchetti, il catafalco, le manovre, i segnali… E le goliardate.
Ieri ho visto che sono andati voti anche ad Amadeus, ad Alberto Angela, a Bruno Vespa, ai figli degli ex presidenti Segni e Cossiga.
Adesso, come sempre, dalla seconda chiamata, si comincia a scremare, a sondare più seriamente, a controllare cosa dice la borsa, cosa fa Putin, cosa scrive l’Economist, come va lo spread.

Già, a proposito di Economist, il prestigioso settimanale inglese di proprietà della Exor, ovvero di John Elkann, ha stupito che il proprietario sia stato ricevuto tre giorni fa dal presidente del consiglio Draghi, su sua richiesta (vuole soldi per sostenere Stellantis, prospetta un futuro di lacrime e sangue per l’industria dell’auto) e che oggi l’Economist sia uscito con un editoriale fortemente contrario alla elezione di Draghi al Colle e molto dubbioso anche sulla sua tenuta come premier. Strano, molto strano…

Comunque, tutto sta andando civilmente, mi sembra di capire. I leader politici si parlano e la tragicommedia di Berlusconi sembra sia stata dimenticata.

Ma, scusate la mia intrusione nel dibattito politico, una cosa mi ha fatto dispiacere. Che nessun voto sia andato, neanche uno, ad Ilaria Capua, che era la mia candidata.

Che peccato: sarebbe stata perfetta. È una scienziata di grande valore, è una voce autorevolissima nel campo dell’emergenza sanitaria, ha una visione su quello che sarà il futuro, è stata parlamentare, ed è anche stata perseguitata, anni fa, dai No Vax di allora.

Se qualcuno che legge questa rubrica, ha un minimo di potere, faccia in modo che almeno un voto, almeno uno, alla seconda chiamata, vada ad Ilaria Capua. Se lo merita.