Anni fa, a Londra, ho conosciuto la scrittrice Esther Freud, pronipote del Sigmund fondatore della psicanalisi, per intervistarla sul suo ultimo romanzo, ma non potei fare a meno di chiederle come viveva il rapporto con il proprio padre, il famoso pittore Lucian, di cui si diceva che avesse avuto all’incirca cinquanta figli illegittimi. “Non so quanti fossero, qualcuno l’ho incontrato, ma con mio padre a dispetto di tutto questo il rapporto era buono”, mi rispose.
Poi, una sera, a un party londinese di Vip, ho conosciuto anche Lucian, o perlomeno l’ho visto, senza rivolgergli la parola: del resto nessuno degli invitati gliela rivolgeva, mentre si aggirava tra i divani tirandosi dietro una ragazza di una cinquantina d’anni più giovane di lui, che teneva per il lembo della cravatta maschile che le aveva messo al collo, a mo’ di guinzaglio.
Scomparso nel 2011 a 89 anni, Freud era considerato il più importante pittore della sua generazione: fece anche uno dei più celebri e controversi ritratti della regina Elisabetta. A dicembre si celebra il centenario della nascita. In questi giorni una mostra lo onora alla National Gallery, incluso un autoritratto dove è nudo dalla testa ai piedi, il modo in cui generalmente dipingeva, con l’aggiunta di un grembiule. E questa settimana va all’asta da Sotheby’s quello che probabilmente è il suo ultimo quadro: un ritratto di Jeremy King, il ristoratore nel cui ristorante di Piccadilly, Wolseley, (venduto da qualche anno ma in cui l’atmosfera e il menù non sono cambiati), Freud cenava praticamente tutte le sere.
Non si incontravano solo da Wolseley. Una intera parete della casa di King è occupata da fotografie che li ritraggono nei tanti luoghi che frequentavano insieme: uno è Lipp, la brasserie amata da Hemingway a Parigi. E due volte la settimana, per tre anni, King andava a trovare Freud nel suo studio per posare per il ritratto. Erano lunghe sedute di posa, in cui oltre a dipingere e posare parlavano a lungo e perfino cantavano le loro canzoni preferite, come “Cheek to Cheek” di Fred Astaire. Il prezzo di partenza dell’asta per il ritratto è 250 mila sterline, vedremo a quanto sarà venduto: certe opere di Freud hanno raggiunto quota 56 milioni. Ma il quadro in questione, secondo i critici inglesi, non ha prezzo: più che il ritratto di un uomo, dicono, è il ritratto di un’amicizia.
Germania, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. Uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Riuscirà a non essere spezzata dalla Storia? Racconto di straordinaria finezza e suggestione, «L'amico ritrovato» è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in tutto il mondo con unanime, travolgente successo di pubblico e critica.
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