L’importante è accettare che qualche volta possiamo avere voglia di stare da soli, o di fare una cosa da soli, anziché in due
Una giornalista inglese ha rivelato in un articolo che sta per prendersi un “sabbatico matrimoniale”: ovvero sei settimane lontano dal proprio marito. Il Guardian, uno dei migliori quotidiani di Londra, ci ha aperto un dibattito.
Qualcuno nota che sei settimane sono un po’ tante: non sarà un modo di annunciare poco per volta al coniuge l’intenzione di divorziare?
Altri osservano che, per potersi permettere un sabbatico del genere, bisogna essere ricchi: dove le passerà le sei settimane, la giornalista in questione? In vacanza? Dalla madre? Da un’amica? In albergo?
Altri ancora ragionano che, chiunque sia a prendersi un sabbatico nel matrimonio, la moglie o il marito, il concetto vale soltanto se non ci sono figli o non ci sono più figli da accudire: altrimenti è ovvio che uno dei due ci guadagna, quello che si prende una vacanza non tanto dal coniuge quanto dalla prole, e l’altro ci perde.
L’idea di “sabbatico matrimoniale” viene da lontano: un libro del 1999 della psicologa americana Cheryl Jarvis, il cui sottotitolo era “il viaggio che ti riporta a casa”. La sua tesi, chiaramente, era che un breve distacco serviva a rafforzare una coppia anziché spingerla sulla strada di una definitiva separazione. Un motivo che oggi spingerebbe alcuni a fare se non proprio sei settimane di sabbatico dal matrimonio, almeno un periodo, un viaggio, un’esperienza senza la propria metà, è la pandemia, in particolare i lockdown che l’hanno accompagnata: costretti per un paio d’anni a trascorrere insieme più tempo di quanto eravamo abituati, adesso che si torna a una vita per così dire normale abbiamo un surplus di autonomia, indipendenza e perfino solitudine da consumare.
Se una donna o un uomo dicono di voler passare qualche settimana o soltanto qualche giorno da soli, il primo sospetto naturalmente è che desiderino un flirt. Al che la suddetta giornalista replica: “Se voglio un flirt, posso averlo in ufficio, senza bisogno di un sabbatico che susciti sospetti”. E anche questo è vero. E allora, il sabbatico matrimoniale ha senso o no? Dipende.
Il Guardian conclude che la vita di coppia non segue sempre lo stesso ritmo.
L’importante è accettare che qualche volta possiamo avere voglia di stare da soli, o di fare una cosa da soli, anziché in due.
Nick Hornby racconta la vita coniugale al tempo della Brexit in un romanzo conversazione ironico, pungente ma anche profondo: la storia di una crisi... o forse di un grande amore.
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