La prima nativa americana nello spazio

Mentre noi italiani siamo comprensibilmente orgogliosi di Samantha Cristoforetti, la prima europea a comandare la stazione spaziale in orbita permanente intorno alla terra, a darle il cambio a bordo è ora arrivata un’altra donna da record, sia pure senza i gradi di comandante.
Nicole Mann, 45 anni, colonnello dei Marines con una lunga esperienza nell’aviazione militare degli Stati Uniti, è la prima nativa americana nello spazio: appartiene con orgoglio ai Wailacki, una popolazione della Round Valley Indian Tribes.
“Spero che la mia missione ispirerà i bambini nativi americani di oggi a seguire i propri sogni e a realizzare che le barriere che esistevano o che esistono sono lì per venire abbattute”, ha detto prima del lancio.

Nicole ha un’esperienza di 2500 ore di volo con i caccia della US Air Force, inclusi “tour of duty” in Iraq e in Afghanistan che le hanno procurato sei medaglie al valore, ma non era mai stata nello spazio. È entrata a fare parte del corpo degli astronauti della NASA nel 2015 e soltanto adesso ha avuto l’occasione di partecipare a una missione.
Resterà a bordo della stazione spaziale per sei mesi.

Ogni astronauta deve limitare al massimo gli oggetti personali che può portare con sé in orbita.
Nicole ha preso un paio di foto della sua famiglia e la fede che porta al dito, ma anche una tradizionale decorazione nativa americana il cui nome si può tradurre in “acchiappasogni”.
Un sogno che nel suo caso si è realizzato, centotrentadue anni dopo Wounded Knee, il massacro in cui le aspirazioni dei nativi d’America sembravano per sempre sepolte.