Basta guerra, facciamo spazio alla pace

Sarà nelle librerie Feltrinelli, sui nostri siti, nei nostri uffici: è la frase che abbiamo scelto per ricordarci che la guerra non è mai un’alternativa e che dovremmo dare alla pace almeno una possibilità. Dopo un anno di conflitto in Ucraina, cominciano le iniziative targate Feltrinelli per denunciare uno stato di cose violento e inammissibile nel cuore dell’Europa e dell’Occidente.

Ci saranno incontri d’autore, confronti con le voci più autorevoli del nostro panorama geopolitico, letterario e storico, installazioni artistiche, proposte bibliografiche e contenuti inediti, il tutto con un solo scopo: contrastare il pericolo della normalizzazione della guerra. Un obiettivo audace e complesso, ma da cui il Gruppo Feltrinelli e Fondazione Feltrinelli sono voluti partire per intavolare un tema che non abbiamo più tempo per rimandare.

Gli spazi della pace saranno tanti, e diversi. L’idea è quella di diffondersi a Milano e sull’intero territorio nazionale perché le iniziative non passino inosservate e ci si inciampi, anzi, in ogni momento. Si comincia in Fondazione Feltrinelli con il percorso di approfondimento Speciale Calendario civile a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina – 24 febbraio, disponibile sul sito fondazionefeltrinelli.it, per riflettere sul conflitto “ai confini dell’Europa” e sulle le narrazioni come “strumento di guerra”. In particolare, il 23 febbraio, ci sarà un incontro pubblico con Guido Crainz, Giulia Lami e Andrea Ruggeri, moderato da Annalisa Camilli, per riflettere sui temi a partire dai loro libri Ombre d’Europa. Nazionalismi, memorie, usi politici della storia e L’Ucraina in 100 date: Dalla Rus’ di Kyïv ai nostri giorni.

Nella Feltrinelli di viale Pasubio, inoltre, a dare evidenza all’orrore della guerra sarà dal 18 febbraio un’installazione dal nome 1 YEAR OF WAR, un’offesa all’Umanità tutta, realizzata dagli artisti Simona e Lorenzo Perrone: una pila di libri bianchi realizzati in gesso e macchiati di rosso, come feriti a morte; un’opera per riflettere grazie alla violenta immediatezza di un’immagine.

Nel resto d'Italia, invece, librerie Feltrinelli propone un palinsesto di incontri per indagare la violenza del conflitto russo-ucraino. Numerose le città coinvolte, da Milano a Roma, passando per Bologna, Firenze, Genova, Verona, Torino, Palermo e Parma, per provare a tirare le somme di un anno sconvolgente e per ribadire la necessità di porvi una fine. Da annoverare tra i protagonisti, Luca Steinmann, giornalista e geopolitico per Limes, Mario Calabresi, Federico Varese con il nuovo libro La Russia in quattro criminali, Francesco Strazzari e altri ancora.

Sempre nelle librerie, fisiche e su lafeltrinelli.it, dal 13 febbraio sono disponibili le proposte bibliografiche, studiate insieme a Fondazione Feltrinelli, che spaziano dalla narrativa al reportage, per capire da quanti più punti di vista possibile il conflitto e l’orrore della guerra, che sia di ieri o di oggi. Completano le iniziative il numero monografico di Sotto il vulcano, dedicato ai Conflitti, i documentari proposti da laF- Feltrinelli Collection disponibili su MymoviesOne, Tim Hetherington: dalla linea del fronte, Pussy Riot e The Square – Dentro la rivoluzione, e il corso di Feltrinelli Education Fare la storia: il passato in classe, con Francesco Filippi.

Anche su Maremosso troverete bibliografie, contenuti per ragazzi, news, approfondimenti e novità per restare sempre aggiornati e informati sul conflitto ucraino. Trovate la nostra proposta bibliografica ragionata Libri che raccontano l'orrore della guerra, la recensione al libro di Domenico Quirico Quando il cielo non fa più paura, insieme a un listato pensato per i più piccoli sui libri che educano alla pace; e poi le tavole realizzate da Paolo Castaldi e i disegni degli studenti del liceo Volta di Pavia sul dramma ucraino. In più, un'intervista davvero approfondita con Nello Scavo, l'inviato di Avvenire che ha visto con i propri occhi il fronte ucraino e che ha raccontato alla nostra redazione.

Insieme al Gruppo Feltrinelli e a Fondazione, stiamo cercando di dare una possibilità alla pace, e le nostre iniziative dimostrano quanto questa possibilità ci stia a cuore. Ora tocca a voi, lettori e lettrici.