Diario di bordo

Un giorno ideale per i pesci banana

Diario di bordo

Una su mille ce la fa! Una notizia al giorno - una sola, scelta con cura - per capire che aria tira e guardare al mondo con consapevolezza. E, a volte, un sorriso

Enrico Deaglio

Torinese del 1947. Da sempre in mezzo a giornali e libri, continua a tenere un diario dell’Italia che ci passa davanti. Avendo vissuto dieci anni in America, racconterà un po’ anche quella

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Mercoledì 29 novembre

C’era questo breve racconto, che moltissimi voi conosceranno. Si chiamava “Un giorno ideale per i pesci banana”, di J.D. Salinger, del 1946.
Narrava del soldato Seymour, reduce dalla guerra, che su una spiaggia della Florida spinge un materassino su cui è seduta la bambina Sybil, alla ricerca dei mitici e simpaticissimi pesci banana. Sono le sue ultime ore felici, poi il reduce si sparerà un colpo alla tempia, perché gli orrori della guerra non lo abbandonano.

I pesci banana non esistono, sono una delle tante illusioni americane.
Come la speranza di una vita civile o la ricerca della felicità. Oggi l’America è in un brutto stato, con un aumento vertiginoso delle sparatorie che hanno come obiettivo gay, neri, ebrei; l’altro giorno l’ex presidente Trump ha cordialmente pranzato e discusso della sua prossima candidatura con due noti e facoltosi esponenti dell’antisemitismo feroce, che gli hanno raccomandato di battere su questo tasto nella prossima campagna elettorale. E proprio ieri, per la prima volta, è stato riconosciuto colpevole di “complotto sedizioso" per mantenere al potere lo sconfitto ex presidente Trump il capo degli “Oath Keepers” (i Custodi del Giuramento), che il 6 gennaio 2021 guidò un manipolo di ex poliziotti ed ex militari all’assalto del Campidoglio.
Si chiama Stewart Rhodes, ha una vistosa benda sull’occhio destro, si farà decine di anni di carcere. A meno che Trump non venga rieletto, e allora sarà graziato.

I pesci banana sono però apparsi brevemente al Senato americano, martedi 29 novembre, quando il vecchlo speaker democratico Chuck Schumer, quasi piangendo, ha annunciato che "da oggi il matrimonio gay” è legge federale, ed è al riparo da qualsiasi tentativo di ritorno al passato. Gli Stati conservatori non si possono opporre, né le Chiese, né la Corte Suprema.
Le lacrime di Chuck, spiega, sono per sua figlia che è sposata con una donna, hanno un bambino e temevano che glielo portassero via, perché loro non vivono in una grande città, ma in uno Stato conservatore. Ora sono salve, tutte tre.

Subito dopo la votazione, in cui 14 senatori repubblicani per la prima volta si sono uniti ai democratici, Joe Biden ha diffuso un breve comunicato che sembra una canzone di John Lennon. “Love is love. Gli Americani hanno sancito il diritto di ognuno di sposare la persona che ama”.

Visto che i pesci banana esistono? A cercarli, ce ne sono anche a casa nostra…