Diario di bordo

Prima che la noia abbia la meglio

Mercoledì 18 gennaio 2023

Capisco che la vicenda cominci a stancarvi – il superlatitante andava al bar e al ristorante, prendeva il Viagra, si faceva i selfie con il chirurgo, gli piaceva farsi vedere in ospedale con un montone rovesciato firmato Brunello Cucinelli (... fossi in Cucinelli ci farei una campagna pubblicitaria: “un must, per ogni occasione”, per esempio)…

Capisco anche si possa pensare che, ancora una volta, finirà a tarallucci e vino...
Ma ammetterete che “la storia è spessa” e che avrà un peso “politico” nel futuro. Partiamo da qui: Matteo Messina Denaro parlerà o non parlerà?
O meglio: il 41 bis comminato ad un malato terminale di cancro, servirà solo a farlo morire prima o a convincerlo a dire qualcosa, per poter essere mandato a morire a casa?

Nel secondo caso, che cosa conviene dire al nostro illustre malato per andare a morire a casa? Con tutte quelle che ha fatto – più di Carlo in Francia – ha solo da scegliere.
Può dire la sua sulla stagione delle stragi di cui è stato protagonista? Ehm, diventerebbe difficile da gestire. Potrebbe dire qualcosa su chi lo ha protetto?
La sua giovane avvocata – che deve fare il suo interesse - dovrebbe consigliare cautela. E Messina Denaro ha fatto bene a scegliersela in famiglia, l'avvocata.

Un’altra questioncella.
Leggo su Repubblica un’intervista clamorosa di Alessandra Ziniti al prof. Vittorio Gebbia che aveva in cura il latitante alla clinica La Maddalena, dov'è stato arrestato.
Orbene, il prof definisce “inquietante” la ormai famosissima intervista di Massimo Giletti a Salvatore Baiardo in cui si profetizzava l’arresto di Messina Denaro, con i buoni uffici dei fratelli Graviano. L’inquietudine del prof. deriva dal fatto che solo quattro giorni prima, lui stesso aveva comunicato al suo paziente – e solo a lui - la “prognosi infausta” del suo male.
Davvero inquietante. E complimenti per la velocità del collega Gilletti: ha mandato in onda lo scoop in meno di cento ore.

Per questo genere di scoop, un tempo i giornalisti venivano arrestati per intralcio alle indagini. Ma questa volta no.
E così Matteo Messina Denaro ha avuto tempo di prepararsi, anche perché Baiardo (che è un ambasciatore dei fratelli Graviano, da 28 anni al 41 bis ma pienamente operativi) gli ha anche indicato la data del suo arresto. Il 15 gennaio, anniversario della cattura di Riina. Beh, si è sbagliato di un solo giorno…

Che siano diventati noiosi anche i misteri di mafia? Temo proprio di sì.

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