The Book è un capolavoro!

Una domanda risuona profonda nella coscienza di sapiens da centinaia di migliaia di anni.
Cosa ti rende diverso da quella scimmia che volteggia fra i rami dell'albero?
È un dilemma che pone sapiens di fronte a uno specchio. E non è detto che le risposte che si possono dare alla domanda siano meno inquietanti della domanda stessa.
L'ominide di 2001, Odissea nello spazio capisce inequivocabilmente di essere superiore agli altri primati quando trasforma un osso animale in uno strumento contundente, capace di garantirgli maggiori probabilità di successo nella lotta di ogni giorno per procacciarsi il cibo.
Quello stesso osso, lanciato a roteare in aria, nella memorabile sequenza kubrickiana diventa un'astronave - altro strumento creato dall'ingegno umano per stabilire la propria supremazia - capace di viaggiare oltre Giove e verso l'infinito. 
Fra l'osso e l'astronave passano ere, millenni di civilizzazione: ma se pure la tecnica si affina e rende sapiens capace di elevarsi dal proprio stato di necessità, la domanda continua a risuonare imperiosa, nelle profondità dell'essere.

Cosa ti rende diverso?

La tecnica, di per sé, non è civiltà. La scienza, neppure.
Civiltà è forse più saper distinguere i contesti in cui una tecnica può esprimersi e servire.
È tenere sempre a mente la domanda cui ogni strumento cerca di rispondere. 
Il monolite di 2001, in questo momento, sta lì ad osservarci, enigmatico e potente. E ci ricorda tutto questo.

Oggi parliamo di un altro monolite: altrettanto affascinante, altrettanto pronto a lasciarsi scoprire a fondo solamente da chi si ponga le domande giuste. 
The Book - pubblicato da Marsilio Arte - è un oggetto editoriale formidabile: monolite che, una volta aperto, squaderna davanti agli occhi di chi legge un repertorio di meravigliose illustrazioni. 
Sono disegni che serviranno, domani, a capire cosa siamo stati in grado di produrre, come civiltà, nel corso del tempo.
E magari (nel peggiore dei casi) a ripartire da lì, per ricostruire una civiltà su basi possibilmente più giuste di quelle su cui abbiamo edificato la nostra.  

Per capire meglio cosa stia dietro al collettivo Hungry Minds e alla formidabile intuizione che sta alla base di The Book, abbiamo incontrato due figure cardinali nello sviluppo del progetto: Vsevolod Batischev e Lev Kaplan, rispettivamente co-fondatore del collettivo e direttore artistico. 
E oggi siamo felici di potervi offrire uno sguardo su quella che si pone come una delle iniziative editoriali più riuscite e originali degli ultimi tempi.
Siete pronti? Buona lettura, e buona visione a tutti!