Arrivi e partenze

Cosa c'entra la felicità? Ce lo spiega Marco Balzano

La sigla delle interviste "Il profumo delle pagine" è cantata da Laura Salvi - compositore Marco Zoppi

La sigla delle interviste "Il profumo delle pagine" è cantata da Laura Salvi - compositore Marco Zoppi

Non possiamo che iniziare l’intervista con Marco Balzano, realizzata in occasione dell'uscita del suo nuovo libro Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie (qui la nostra recensione!) ponendogli quella che solo all’apparenza è una semplice e innocua questione: sei felice?

È sempre una domanda molto imbarazzante se messa giù così, dritta. Forse il titolo del libro vuole più che altro raccontare e confermare che – come diceva Pasolini – le rivoluzioni si fanno per essere felici e ogni giorno noi ci svegliamo con questo obiettivo, a volte anche inconsapevolmente

Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie

Marco Balzano varca la soglia della felicità con le chiavi della lingua, o meglio di quattro: il greco e il latino della tradizione classica, l'ebraico di quella giudaico-cristiana e infine l'inglese, lingua universale del nostro tempo.

Esordisce così lo scrittore che, nello spazio tutto sommato angusto di una ripresa video, tiene una bellissima lezione solo per noi.
Sulla lavagna una parola, felicità, come al centro di una rosa dei venti da cui si diramano quattro punti cardinali: quattro lingue.

Greco, latino, ebraico, inglese.
Lingue che hanno fatto la storia degli esseri umani e che Balzano – attraverso una lente di ingrandimento – esamina per noi, partendo dall’etimologia della parola felicità tradotta in ognuna di esse.

Eudaimonia, che in greco rappresenta la necessità di conoscere sé stessi, cercare il demone buono della propria esistenza, il talento, per essere pienamente soddisfatti.
Felicitas, che nel latino dell’antica Roma si lega a doppio nodo con l’abbondanza e la fortuna.
Ashrè, una felicità che nella concezione ebraica si costruisce parallelamente alla ricerca di Dio, in un continuo cammino verso la fede.
Happiness, inglese, la cui radice deriva dal verbo “happen” che simbolizza l’idea di casualità, qualcosa che ci cade addosso senza intervento né volontà, che è poi il punto su cui l’autore ritorna per esaminare l’idea di continuità.

La caduta di per sé non ha durata. Alla luce dell’aneddoto della mela in testa a Newton, dove da quel momento casuale elabora una legge universale che porta avanti la conoscenza del mondo, capisco che anche io posso fare altrettanto. Da un evento del caso, mi metto a studiarlo e a farmene interprete come fosse una chiamata del mio destino: a quel punto la felicità non finisce nella caduta, ma sono io che la faccio continuare

Se abbassiamo lo sguardo per un istante sul nostro quaderno degli appunti, però, possiamo riconoscere che l’idea di felicità, nella nostra vita, cambia costantemente.
E se ci fermiamo a chiederci – come fa Balzano nel primo capitolo del libro – quanto sia correlata la nostra felicità intima a quella sociale, la risposta potrebbe sorprenderci.
Il continuo confronto con gli altri, la ricerca di approvazione, il bersagliamento mediatico e il bisogno di qualcuno con cui condividere la propria vita sono solo alcuni dei tanti esempi in grado di riportarci una concezione di felicità collettiva e sì, anche influenzabile.

Come non notare, inoltre, quanto collettivo sia anche il desiderio di esaminare il tema della felicità nei libri, nelle storie e nei saggi. Senza andare lontano, questo elemento lo ritroviamo nei testi di un altro autore e – guarda caso – docente, come Balzano. Stiamo parlando di Enrico Galiano, intervistato da Maremosso in occasione di Scuola di felicità per eterni ripetenti, nuovo libro anch'esso uscito quest'anno in libreria. 
Non notate della felicità anche qui?

Una cosa, comunque, è certa.
Cosa c'entra la felicità? ci porta, come lettori, in un passato etimologico che permette di interrogarci in modo più approfondito sul presente.

[…] perché un libro assolve una parte dei suoi compiti non quando offre risposte, ma quando pone delle domande

Cosa c'entra la felicità? – Marco Balzano

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Conosci l'autore

Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, Premio Gozzano). Nel 2008 è uscito il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio (Avagliano 2010, finalista Premio Dessì 2010, menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011, Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012), tradotto in Germania presso l’editore Kunstmann.A questo primo romanzo hanno fatto seguito Pronti a tutte le partenze (Sellerio 2013), L'ultimo arrivato (Sellerio 2014), con il quale vince nel 2015 il premio Campiello. Altre pubblicazioni con Einaudi: Resto qui (2018), Le parole sono importanti (2019) e Quando tornerò (2021). Nel 2022 è il vincitore del «Premio letterario Friuli-Venezia Giulia. Il racconto dei luoghi e del tempo».Nel 2023 esce per Einaudi, Café Royal.

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