Il viaggio per andare alle isole Figi da New York, che io feci molti anni or sono, finisce prima ancora di essere cominciato: si attraversa il parallelo del cambio di data in senso antiorario, da est a ovest, per cui se parti - poniamo - di martedì arrivi di lunedì. In base al calendario, cioè, il giorno prima di essere partito. Ma a causa del cambiamento climatico discusso nei giorni scorsi dai leader del mondo a COP27, ventisettesima conferenza annuale delle Nazioni Unite sulla grave emergenza che minaccia il nostro pianeta, in un futuro non tanto lontano il viaggio alle Figi potrebbe portarci da un’altra parte. Ovvero non dove si trovano le Figi oggi.
Composto da un arcipelago di oltre 300 isole, in cui vive una popolazione di un milione di persone, questo stato insulare del Pacifico sud-occidentale è infatti tra le nazioni maggiormente minacciate dal cambiamento del clima. L’innalzamento delle acque prodotto dallo scioglimento dei ghiacci al Polo Nord e Polo Sud, una delle conseguenze dell’effetto serra, potrebbe sommergere del tutto o in parte un buon numero di isole delle Figi, costringendo gli abitanti ad abbandonarle per sempre.
Non è un problema soltanto delle Figi: le Maldive, catena di 26 minuscoli atolli, sono un altro dei Paesi che corrono il rischio di venire sommersi.
La differenza è che il governo delle Figi, non fidandosi troppo delle misure che i leader internazionali prenderanno da qui a fine secolo per arginare (letteralmente) il problema, ha già intrapreso un piano per trasferire una parte dei suoi centri abitati altrove. L’iniziativa ha un nome poco attraente, Standard Operating Procedures for Planned Relocations, ma è la prima al mondo nel suo genere a diventare realtà. Una quarantina di villaggi sono stati identificati per l’evacuazione. Vunidogola, con i suoi 140 abitanti, è il primo trasferito: non tanto lontano, a circa 1 chilometro e mezzo dalla posizione originale e un po’ più in alto rispetto al livello del mare. Il vecchio villaggio è ora una città fantasma parzialmente sott’acqua: ci portano i turisti per vedere come sarà il pianeta terra, se e quando i ghiacci si scioglieranno del tutto. “Come traslocare una nazione”, titola il Guardian di Londra: bisogna andare alle Figi per averne un’idea.
Ammesso che le troverete, perché le sue isole non saranno più tutte dove sono state fino ad ora.
Altre riflessioni di Enrico Franceschini
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