Bassa marea

Cornamuse reali

Una volta la sveglia era il martelletto o il trillo di un orologio, posato sul comodino accanto al letto.
Oggi, per quasi tutti noi è una musichetta del telefonino. Ma fra i tanti modi per farci aprire gli occhi al mattino, il più insolito è forse quello adottato da Carlo III: il re comincia la sua giornata con il suono di una cornamusa. Qualcuno lo troverebbe irritante, per lui è invece la maniera di riallacciarsi a un’antica tradizione.

La pratica di farsi svegliare dalle cornamuse fu iniziata dalla regina Vittoria nel 1843 e poi ripresa dalla regina Elisabetta.
In epoca vittoriana erano ben diciassette i suonatori di cornamuse che soffiavano nei loro strumenti sotto le finestre della monarca. A Carlo ne basta uno, il maggiore Paul Burns, che lo faceva già per sua madre ed ha iniziato a svolgere il servizio per il nuovo sovrano a fine ottobre, nel cortile di Clarence House, la residenza in cui Carlo ha vissuto con Camilla come principe ereditario e in cui continua a vivere anche adesso che è salito al trono, utilizzando Buckingham Palace soltanto come “ufficio” per impegni e cerimonie ufficiali.
Del resto, anche Clarence House è un piccolo castello, nel cuore di Londra, dietro Piccadilly Circus e a due passi (...si fa per dire: Carlo non ci va a certo a piedi!) da palazzo reale.

C’è da dire che il suonatore di cornamuse inizia a dare la sveglia al re alle 9 del mattino, quando è probabile che Carlo abbia già aperto gli occhi. Comunque, per stare nel sicuro, il maggiore Burns continua il suo concerto per quindici minuti: impossibile che, quando ha finito, Carlo o chiunque altro nella residenza reale sia ancora addormentato.

I suonatori di cornamuse sono un corpo speciale dell’esercito britannico.
Hanno partecipato a molte battaglie famose, inclusa quella di El Alamein nella Seconda guerra mondiale, con il compito di infondere coraggio alle proprie truppe.
E hanno subito gravi perdite, perché ovviamente erano facilmente identificabili dal nemico, che uccidendoli pensava di demoralizzare le forze britanniche come se strappasse loro la bandiera.
Il ruolo di suonatore di cornamuse del re o della regina è altamente prestigioso. Burns ha suonato la cornamusa anche nella cripta del castello di Windsor, come ultimo saluto quando Elisabetta II è stata sepolta. Più tardi, intervistato dalla BBC, ha ricordato un episodio di oltre dieci anni or sono che testimonia l’umorismo della regina.
Dopo avere suonato per lei, una volta la salutò chiamandola “Sua Altezza Reale”, titolo riservato agli eredi al trono.
Si corresse subito dicendo, “sorry, volevo dire Sua Maestà”. Ma la regina lo prese per un braccio e rispose: “Erano sessant’anni che nessuno mi chiamava più Altezza Reale. Mi è piaciuto un sacco!

Altre riflessioni di Enrico Franceschini

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente