Diario di bordo

Un giudice a Parigi

Mercoledì 29 marzo 2023

Com’era previsto – e sarebbe stato uno scandalo se non fosse successo – la Corte di Cassazione francese ha rigettato l’assurda richiesta del Governo italiano di estradare dieci “terroristi” italiani che vivono in Francia da almeno quarant’anni e che oggi hanno tra i settanta e gli ottant’anni.
La pratica per la loro estradizione era stata – abbastanza grossolanamente – caldeggiata dalla ex ministra della Giustizia italiana, Marta Cartabia, in nome di un "rispetto delle vittime" degli atti di cui erano accusati i 10; e per sanare un contenzioso politico tra Italia e Francia, risalente alla presidenza di Mitterrand che, più o meno quarant’anni fa, aveva dato asilo politico a una vasta colonia di militanti dell’estrema sinistra italiana, inseguiti dalla giustizia, che volevano cambiare pagina e vita.
Una storia antica, su cui Mitterrand aveva visto lungo e agito bene: infatti gli italiani rifugiati in Francia si dimostrarono non solo completamente dissociati dalle loro antiche compagnie, ma buoni cittadini francesi, mettendo su famiglie, partecipando alla vita pubblica con il loro lavoro e il loro talento, e ovviamente pagando le tasse.

Ma il Governo italiano evidentemente pensava che non fosse abbastanza. E convinse addirittura Macron a risolvere quella questione, che gettava un’ombra sulla nostra amicizia. E Macron disse: farò quello che posso, ma guardate che però qui da noi la giustizia è indipendente.

E infatti così è andata: la giustizia francese non si è lasciata disturbare dai petulanti politici italiani. E anzi, nella sua finale e definitiva sentenza, ha bollato il nostro governo e i suoi patrocinatori, di mancanza elementare di criteri di giustizia, oltre che di buon senso e di umanità.

Il nostro governo, naturalmente, si è offeso.
Non Meloni di persona, che ha altri guai con Macron; ma sentite il ministro della Giustizia Nordio – il garantista che tiene al 41 bis l’anarchico Cospito in pericolo di morte -  “e dire che abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto”. E cosa avrà fatto? Avrà offerto qualcosa in cambio di una sentenza utile per il governo italiano? Avrà portato elementi giuridici inoppugnabili?
State tranquilli, non ce lo dirà. La giustizia in Italia è amministrata da Matteo Salvini, che è furioso contro i francesi.

Così siamo messi. E purtroppo non cambierà facilmente.  

Libri per approfondire

Che cosa sono le BR. Le radici, la nascita, la storia, il presente

Di Giovanni FasanellaAlberto Franceschini | Rizzoli, 2004

Brigate rosse. Una storia italiana

Di Mario MorettiCarla MoscaRossana Rossanda | Mondadori, 2007

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