Scelti per voi

Il carcere è un mondo di carta di Valentina Calderone e Marica Fantauzzi

C’è un mondo dentro il mondo che non siamo abituati a vedere e di cui non sentiamo molto parlare, se non nelle tragiche occasioni in cui storie di abusi e offese escono dalle mura carcerarie per arrivare a scuotere l’opinione pubblica. La situazione delle carceri e dei detenuti in Italia è un tema troppo poco affrontato, e mai nelle sue declinazioni più complete; discuterne davvero significa infatti porre al centro il detenuto e i suoi diritti indelebili in quanto persona, al di là della gravità della pena per cui si trova recluso.

Come ci ha raccontato tante volte Valentina Calderone, nei numerosi articoli scritti per questo magazine, il carcere è infatti un argomento tabù, dato per scontato, che andrebbe invece affrontato e proposto ad un pubblico di ogni età, senza pregiudizi ideologici.

Il carcere è un mondo di carta
Il carcere è un mondo di carta Di Valentina Calderone;Marica Fantauzzi;

Che cos’è il carcere? Da ragazzi ci insegnano che è il posto dove finiscono i «cattivi». Crescendo diventa sempre più una minaccia permanente (eppure sfocata) per tutti. Ma nessuno sa cos’è il carcere fino a che il carcere non entra nella sua vita. Questo è un abbecedario per parlare liberamente (e seriamente) con i ragazzi di un’istituzione che tutti diamo per scontata ma che nessuno conosce davvero.

Da qui l’idea di un libro scritto a quattro mani con Marica Fantauzzi, che spiega a adolescenti e preadolescenti cosa significa vivere il carcere oggi, nella pratica, senza edulcorazioni o nascondimenti di sorta.

Il carcere è un mondo di carta, edito da Momo edizioni, fa tutto questo attraverso un elenco alfabetico di termini che si legano alla vita penitenziaria, al tema della giustizia, della pena, ai diritti costituzionali e molto altro. È un abbecedario, che efficacemente offre il punto di vista del detenuto, stimolando una riflessione sulla giustezza di certi metodi reclusori che sorpassano il disagio personale e psicologico di chi ha commesso il reato. Dalla A di Ambiente, passando per B di bandito, Cella, Diritti e doveri, Ergastolo ma anche Famiglia, Lavoro, Povertà, fino alla Z di Zero Carcere….

Un testo innovativo e coraggioso firmato da due donne autorevoli, impegnate – in ambiti diversi – nell’universo carcere dimenticato: Calderone già direttrice dell’associazione A Buon Diritto e dal 2023 Garante per i diritti delle persone private di libertà personale presso Roma; Marica Fantauzzi, scrittrice specializzata sul tema della detenzione femminile e minorile.

Un libro ambizioso, che nasce proprio per essere letto e discusso in gruppo e che si rivolge perciò, come è specificato nella postfazione di Luigi Manconi, non solo ai giovani ma anche agli adulti: ai docenti, ai mediatori culturali, agli assistenti sociali, ai genitori, agli psicologi, offrendo scambi di opinione e momenti di condivisione su un argomento troppo poco discusso, a scuola come in famiglia.

Il messaggio principale che Calderone e Fantauzzi vogliono far emergere è uno e uno solo: ripensare al carcere come unico metodo rieducativo efficace del detenuto, attraverso l’offerta di una pluralità di pene che non coincidono esclusivamente con la detenzione carceraria. Lo dimostrano i numeri, dopo tutto: la percentuale di soggetti a rischio recidiva è assai maggiore per coloro che hanno scontato la pena in carcere, rispetto a chi ha potuto sfruttare i domiciliari o forme alternative di limitazione personale.

Esce un quadro assai desolante della vita penitenziaria, una macchina che continua a produrre sofferenze e criminalità invece di abbattere le ingiustizie primordiali che spesso fanno parte della storia personale dei detenuti. È dimostrato, infatti, che la maggior parte dei carcerati, che non sono reclusi per reati gravi, proviene da situazioni socio-economico-sanitarie complesse che le istituzioni penitenziarie non sono in grado di gestire:

C’è, del resto, una cosa che accomuna molte delle persone che finiscono in carcere: la fragilità sociale ed economica. Questo significa che parte dei reati commessi (come ad esempio furto, rapina, spaccio) derivano da condizioni di vita molto difficili, dalle quali si fa fatica a uscire se non si è aiutati.

Questo impedisce di vedere nel carcere un’opportunità riabilitativa alla vita civile, al lavoro e a tutti quegli aspetti che ci fanno sentire parte di un comune tessuto sociale dal quale il detenuto è costantemente allontanato, se non per eccezionali permessi premio; viene quindi da chiederci: come può la pena essere utile?

Se aggiungiamo poi il sovraffollamento delle celle, l’isolamento dalla famiglia, le umiliazioni a cui i detenuti possono essere sottoposti, è facile capire quanto il problema mini le radici stesse di questo sistema punitivo; il concetto di giustizia su cui Valentina Calderone e Marica Fantauzzi fanno tanto appello vuole ripartire proprio da qui, dalla possibilità di alternative che pongano al primo posto la riabilitazione effettiva del detenuto, e in cui quest’ultimo svolga un ruolo attivo:

L’idea di giustizia che descriviamo in queste pagine parte dal presupposto che la vittima di un reato, a maggior ragione se parliamo di reati gravi, deve essere sempre ascoltata e supportata. Ma la riparazione del danno, inteso come danno rivolto a una persona specifica e anche alla società nel suo insieme, non può avvenire se la sanzione viene attuata negando i diritti fondamentali della persona. Riparare […] in ambito penale si riferisce a un percorso difficile in cui sia la vittima che colui o coloro che hanno compiuto l’azione illegale possono avere un ruolo attivo e, in un certo senso, trasformativo.

Le recensioni della settimana

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente