È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio.
«Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso» 25 anni dopo l'uscita nelle sale italiane.
Il blockbuster cyberpunk dagli allora fratelli Andy e Larry Wachowsky (oggi le sorelle Lana e Lilly) debuttò nei cinema italiani il 7 maggio 1999, poco meno di due mesi dopo l'uscita nelle sale USA. Influenzato dagli anime, dagli action movies di Hong Kong e dalla comunità di hacker Telnet, Matrix ha introdotto il mantra «pillola rossa o pillola blu?» e l'uso della tecnica "bullet time".
Prodotto con un budget di 63 milioni di dollari, il film ne incassò più di 467. Un successo travolgente sancito da 4 Premi Oscar (montaggio, montaggio sonoro, sonoro e migliori effetti speciali).
La pellicola ha dato origine ha tre sequel: Matrix Reloaded, Matrix Revolutions, entrambi del 2003, e Matrix Resurrections uscito nel 2021.
Il titolo deriva dall’omonimo termine latino che significa «matrice» e che nel film dà forma alla realtà virtuale generata dalle macchine.
Il film con protagonista Keanu Reeves segue le vicende di Thomas Anderson, alias Neo: programmatore di giorno e hacker di notte alla ricerca dell’essenza di Matrix.
Nella periferia di una grande metropoli, agenti di polizia cercano di localizzare un terrorista cibernetico. Per riuscirci catturano un giovane che ha avuto contatti con il gruppo terroristico. Il film ha avuto vari seguiti. "Credete nell'incredibile".
La genesi di Matrix
Dopo il successo di critica del loro film di debutto, Bound, la Warner Bros decise di investire sul successivo, ambizioso, progetto dei Wachowski.
Il duo lavorò a Matrix per cinque anni e mezzo, passando attraverso 14 bozze di sceneggiatura e creando uno storyboard di 600 pagine, insieme agli artisti di fumetti underground Geoff Darrow e Steve Skroce. I Wachowski hanno tratto ispirazione da un gran numero di opere, tra cui romanzi, fumetti e videogiochi, ma soprattutto da Ghost in the Shell, da Alice nel paese delle meraviglie, dal mito della caverna di Platone, da Simulazione e Simulacri di Jean Baudrillard, dall'ipotesi del «genio maligno» di Cartesio e dall'esperimento mentale del Cervello in una vasca di Hilary Putnam. Matrix evoca, inoltre, classici del cinema di fantascienza come Terminator, Blade Runner, Star Wars e Alien. Non mancano riferimenti alla Sacra Bibbia, alla cultura digitale di Kevin Kelly (cofondatore della rivista Wired) e alle idee di Dylan Evans sulla psicologia evolutiva. Per fortuna, mancano Shakespeare, la regina Elisabetta e la Seconda Guerra mondiale in questo film.
Per quanto riguarda la scelta del casting, i Wachowski avrebbero voluto Brandon Lee come protagonista.
Ma la parte di Neo andò a Keanu Reeves a causa della tragica morte della star de Il Corvo e delle rinunce di altri attori come Tom Cruise, Johnny Depp, Brad Pitt e Will Smith, che disse «no» a «L'eletto» perché a suo dire non capiva il senso del film. Gary Oldman rifiutò il ruolo di Morpheus, il capitano dell'astronave Nabucodonosor, in favore di Laurence Fishburne: premio Emmy per la serie tv Tribeca e candidato all’Oscar per il suo Ike Turner nel biopic Tina - What's Love Got to Do with It con Angela Bassett. Il ruolo di Trinity, uno dei membri della resistenza, fu affidato alla ex modella canadese Carrie-Anne Moss. L’agente Smith, nemesi di Neo, ha il ghigno di Hugo Weaving che ebbe la meglio sul favorito Jean Reno, il Léon di Luc Besson, grazie alla sua convincente performance nel film Proof (1991).
La collezione presenta tutti e quattro i film: Matrix, Matrix Reloaded, Matrix Revolutions e Matrix Resurrections. La raccolta include l’ultimo capitolo Matrix Resurrections che riunisce nuovamente le star KEANU REEVES e CARRIE-ANNE MOSS nei ruoli che hanno reso famosi Neo e Trinity.
«Conosco il Kung Fu»
I Wachowski affidarono al leggendario coreografo di arti marziali, Woo-Ping Yuen il pieno controllo dei combattimenti.
Per prepararsi alle riprese, gli attori si allenarono col maestro hongkonghese per ben quattro mesi. Durante questo intenso periodo, sul set non sono mancati gli infortuni.
A partire da Reeves costretto a portare un collare al collo a seguito di una lesione. Weaving invece si è operato all’anca, dopo essersela fratturata. Carrie-Anne Moss se l’è cavata con una slogatura alla caviglia ma non l’ha detto a nessuno per timore che la rimpiazzassero. Nella sequenza più emblematica del film, si vede Neo rallentare il tempo per schivare i proiettili.
Questa tecnica rivoluzionaria è nota come "bullet time"; fu usata per la prima volta nel 1981 nell’indie-action Kill and Kill Again. Chiunque abbia visto Matrix, ricorderà l’ipnotica pioggia informatica dai caratteri verdi. Si tratta di lettere rovesciate, numeri e katakana provenienti dalla scansione di un libro di ricette giapponesi della moglie di Simon Whiteley, il designer che la ideò.
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