Tracce di Tito

Il grande passo

Lo so, è un passo difficile da fare. Tra l'altro, non è nemmeno chiaro se sia in avanti oppure all'indietro. A ogni modo, la questione è se prendersi un giradischi e cominciare (o ricominciare) una collezione di vinili.

Gli amici indecisi, ma fortemente tentati, mi fanno sempre le stesse domande. Magari sarebbero pure le vostre. Quindi le anticipo, dandovi le risposte.
Oggi questa rubrica diventa un servizio di pubblica utilità.

Vi consiglio di procurarvi da subito un giradischi abbastanza buono.
Quelle valigette simpatiche e piuttosto economiche con tutto incorporato, divertono e intrigano pure me. Vi capisco. Ma sappiate che il suono è quello che è, con altoparlantini messi lì solo per comodità. Anche quando sono un paio, così vicini, il risultato è praticamente monofonico, sempre e comunque povero. Senza contare che quegli affari tendono ad avere braccini molto leggeri, che saltano ogni due per tre.

Molto meglio un giradischi puro, come quelli di una volta.
Ecco, magari proprio quello di una volta, recuperato nella casa di famiglia.
Facile che si tratti un apparecchio ancora valido, cui dovrete cambiare solamente lo stilo della puntina. Operazione che richiede meno di un minuto. Si sfila il vecchio, si infila il nuovo. Fine.

Se poi sentirete i dischi "muggire", niente paura: sarà da cambiare anche la cinghia, con altrettanta semplicità. La rete è piena di tutorial per montare e smontare giradischi.

Dopodiché, non vi servirà comprarvi tutti quegli ingombranti e dispendiosi pezzi di un impianto stereo come ai tempi andati, casse comprese.
Vi basterà un preamplificatore, di dimensioni contenute, quasi tascabile, e prezzo più che abbordabile - se ne trovano a una cinquantina di euro, persino a valvole se vi piace l'effetto vintage - e i relativi cavetti (spesso già in dotazione), per collegare il giradischi a un normale ingresso AUX.

A questo punto, so che può risultare sconfortante ritrovarsi senza nemmeno un vinile. Per iniziare, compratene uno alla volta, al massimo un paio, lentamente.
Ma io vi suggerisco, se ne avete la possibilità, di dare un'occhiata a qualche vecchia collezione in casa dei parenti che non li ascoltano più.

Magari l'impianto è rotto o finito chissà dove, ma i dischi sono rimasti lì, a disposizione. Tenete presente che vinili "vecchi", di quaranta o cinquanta anni fa, possono essere pietre miliari di gente come The Clash, The Cure, Joy Division, Led Zeppelin, The Who o Frank Zappa, tanto per dire.
Se avrete fortuna, tornerete a casa con un ricco bottino da mettere vicino al vostro giradischi. La vostra collezione sarà già partita con il piede giusto.

... e se i dischi frusceranno un po', be', fa niente. Il bello del vinile sta anche nelle sue imperfezioni.
Altrimenti, tanto varrebbe continuare con i CD o con lo streaming, no?

Buon disco a tutti!!!

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